1947/1948, il calciomercato: maxiscambio con la Juventus

Julius Korostelev acquisto dalla Juventus 9 gol in 2 stagioni

L’estate 1947 è calcisticamente abbastanza breve, il campionato è finito addirittura il 6 luglio, la stagione 47/48 inizierà il 14 settembre quindi i mesi di intervallo tra le due stagioni sono poco più di due.
Il mercato è caratterizzato dal maxi scambio con la Juventus che vuole Cergoli e Kincses, in cambio arrivano il cecoslovacco Korestelev, l’attaccante Astorri, il portiere Mosca e un bel conguaglio economico.

Mario Astorri acquisto dalla Juventus 13 gol in 2 stagioni

Il centrocampista Gallo viene ceduto al Brescia dove smette di giocare dopo una stagione, la curiosità è che quasi cinquanta anni dopo proprio dal Brescia arriverà un altro Gallo, Fabio.
Se ne va anche l’altro ungherese, quello scarso, Olajakar, al Lecco, dopo una stagione tornerà in patria dove verrà fucilato nei moti ungheresi del 1956.
Le uscite si completano con la cessione di Bacchetti alla Lucchese, nella sua carriera giocherà anche all’Inter e soprattutto a Napoli dove segnerà molto tanto da venir citato addirittura in un film da Totò come giocatore simbolo dei partenopei.
I due giovani Meroni e Meucci vanno al Treviso, sono due friulani che chiedono più spazio, specie Meucci che nel 46/47 ha collezionato diciotto presenze con un gol.
Tornano a Bergamo due ex che avevano fatto benissimo in maglia atalantina, Cominelli dall’Inter e Fabbri dalla Sampdoria, faranno ancora rispettivamente due e tre stagioni e non deluderanno chi si ricorda delle loro prestazioni precedenti.
Fondamentale sarà pure Miglioli, arriva dalla Gallaratese, che comunque gioca in Serie B, e nelle due stagioni in maglia atalantina farà benissimo, segnando pure tanto per esser un centrocampista, l’Inter lo vorrebbe subito nell’estate 1948 ma resisteremo ancora un anno, poi andrà a Milano diventando un titolare fisso.

Renato Miglioli acquisto dalla Gallaratese 10 gol in 2 stagioni

Acquisti minori sono Bertoli dal Martignacco (un difensore, giocherà solo due partite) e Scudeler dal Giorgione, un attaccante che giocherà solo tre partite segnando peraltro un gol.
Dalla squadra Ragazzi vengono promossi in prima squadra il centrocampista Medolago (giocherà una partita) e l’attaccante Busnelli che invece giocherà abbastanza segnando pure tre gol.
Il 31 agosto, due settimane prima dell’inizio del campionato, si tiene l’assemblea dei soci atalantini, il presidente Turani è ovviamente rieletto per acclamazione ma nel suo discorso rileva che i soci sono solo cinquantuno e serve, come al solito, sostegno.
L’esempio che la stampa locale fa è abbastanza chiaro, le nostre spese non sono di molto inferiori a quelle sostenute ad esempio dall’Inter che però incassa tre volte di più, all’epoca gli incassi dello stadio e i soci sono le uniche fonti di sostentamento per le società calcistiche.
Le quote di adesione vengono contenute in “limiti accessibili a tutte le borse”, esser soci ha dei vantaggi concreti, si può partecipare alle assemblee sociali, si può assistere agli allenamenti allo stadio che sono invece a porte chiuse per tutti gli altri, si potrà frequentare la nuova sede che la società sta cercando con l’idea di farne un ritrovo appunto per chi sostiene economicamente l’Atalanta.
Il presidente annuncia comunque l’acquisto di un nuovo bus per le trasferte, modernissimo per l’epoca, con degli strapuntini per poter giocare meglio a carte durante i viaggi, le trasferte si fanno praticamente tutte in bus.
Il campionato sarà ottimo, un quinto posto che rimarrà nella nostra storia come miglior piazzamento fino all’era Gasp, è un campionato speciale, il più lungo della storia del calcio italiano, ventuno squadre causa ripescaggio della Triestina retrocessa per “motivi patriottici” incredibilmente i giuliani arrivano secondi dietro il Grande Torino.
Anche per Bergamo tutta la stagione calcistica rimarrà indimenticabile, in Serie A l’Atalanta fa il suo miglior piazzamento al momento, in Serie B c’è il Ponte San Pietro (che però si chiama Vita Nova) dove gioca il nostro ex portiere Lanfranco, le partite si giocano allo stadio che ogni domenica offre così calcio delle due serie maggiori, in Serie C ci sono addirittura quattro bergamasche, l’Ardens di Via Moroni, la Pro Romano (Lombardo), la Trevigliese e la Sebinia (di Lovere).