1948/1949 (3a parte): Nordahl stella scandinava

Bertil Nordahl
acquisto dal Degerfors
3 stagioni

A fine agosto inizia la preparazione, i tempi sono molto ristretti a causa del poco tempo tra le due stagioni, la prima uscita in amichevole a Monza non è indimenticabile, pareggiamo 1-1, una settimana dopo a Como perdiamo addirittura 2-1, stiamo cercando di assimilare il “sistema”, giochiamo come al rallentatore, abbiamo una squadra di “metodisti” che cercano di imparare il modulo opposto.
Queste prime esibizioni ovviamente rinfocolano, se possibile, il già infiammato dibattito in città, in mancanza dei social le discussioni hanno come base il Caffè Anselmo, il Nazionale e l’Excelsior; il primo locale è rimasto in essere fino a una ventina di anni fa ed è tuttora ricordato come il centro del tifo atalantino in città, almeno fino alla nascita del tifo ultras, il Nazionale con una serie di cambi di denominazione esiste tuttora, l’Excelsior era a fianco della chiesa di San Bartolomeo, in diagonale rispetto all’inizio di Via Tasso.
Il 15 settembre, solo quattro giorni prima dell’esordio in campionato a Novara, c’è l’ultima partitella in famiglia allo stadio e i presenti superano addirittura quota tremila, nell’ultima intervista a mister Fiorentini viene una volta di più affrontato il tema del passaggio dal metodo al sistema, l’allenatore sostiene di esser in qualche modo costretto dall’evoluzione dei tempi a cambiare, alla fine la stampa locale si rassegna “Fiorentini vuol fare il sistemista ? Lo faccia e giudicheremo dai risultati”.
Il campionato ha un andamento altalenante, a inizio novembre viene annunciato un “grosso colpo” di mercato, in effetti è semplicemente un terzino uruguaiano che gioca in Colombia che viene provato in allenamento.
Si chiama Vito Vega, nella partitella di allenamento gioca su Fabbri, ci sono ancora tremila spettatori che assistono nella speranza di trovare un utile rinforzo, pare che la prova sia andata bene ma il giorno dopo la società comunica che “non è adatto”, niente uruguaiano.
I tesseramenti sono aperti durante tutto il campionato, è un bene perchè pare evidente che non riusciamo ad adattarci al sistema, perdiamo molto e si cercano sempre rinforzi per la difesa, a inizio gennaio finisce l’andata e la terminiamo penultimi, (retrocedono in due), nel bilancio di metà campionato il presidente Turani ammette errori durante il mercato estivo ma si dice disposto a rimediare.
Il mercato è aperto ma è difficile far muovere giocatori utili durante il campionato, si punta alla Scandinavia, addirittura dalla Svezia si tratta per i due fratelli Nordahl, attaccante e difensore.
Dopo un mese però l’attaccante sceglie di andare al Milan e la polemica a Bergamo diventa se possibile ancora più rovente, l’allenatore ha addirittura uno scambio di lettere pubbliche con il delegato bergamasco del Coni, Mayer, tutta la città viene a conoscenza di ogni dettaglio sulle questioni interne atalantine.
La lettera è lunghissima, tre colonne di giornale, dove Fiorentini ribatte punto per punto alle accuse di Mayer sulla cessione di alcuni giocatori, Manente, Schiavi e Todeschini, praticamente si fa capire che le esigenze sono state societarie.
Incredibilmente si prosegue nello scambio di accuse, sono almeno tre per parte le lettere pubblicate finchè la società si fa sentire e Fiorentini la smette, il presidente Turani si prende la propria parte di critiche per non avere preso Gunnar Nordahl (è tuttora il miglior marcatore della storia del Milan) per 15 milioni, cifra che abbiamo già speso per giocatori inferiori, non si tiene però conto che è stato lo svedese a scegliere i rossoneri.
Arriva però il fratello Bertil, ottimo difensore, abbastanza anziano, 32 anni, con molto senso della posizione e molta calma in campo, a volte pure troppa.
L’annuncio ufficiale è del 31 gennaio 1949, il giorno successivo alla sconfitta di Modena, lo svedese arriva il 2 febbraio, alla partenza è salutato all’aeroporto di Stoccolma da numerosi giornalisti (alle sette del mattino), il difensore è una star in patria.
Il viaggio è lungo, atterraggio a Zurigo, in treno fino a Chiasso e da lì finalmente a Bergamo con l’auto del presidente.
Dopo quattordici ore di viaggio la stampa può il giorno dopo raccontare che Nordahl “ha preso un thè al Nazionale alle 21.30”, ovviamente non è pronto per giocare, debutta in amichevole allo stadio con la Pro Palazzolo facendo ottima impressione e in campionato il 13 febbraio contro la Lazio.
Mancano quattro mesi al termine del campionato, salterà l’allenatore Fiorentini sostituito da Carcano che ci condurrà a una sofferta salvezza vincendo le ultime tre partite consecutive.