1952/1953 (2a parte): Rassi non torna a casa
I tifosi non contestano solo la cessione di Jeppson ma anche il cambio dell’allenatore, Ceresoli che era subentrato a Neville conducendoci alla salvezza non viene confermato, pare che la dirigenza avesse contattato il nuovo mister, Ferrero ex Lucchese (che peraltro è retrocessa in Serie B), al momento dell’esonero dell’inglese, Ceresoli era andato in panchina in emergenza comportandosi però benissimo.
Ceresoli non la prende bene, minaccia di “vuotare il sacco” ma poi il presidente lo convince a non fare polemiche “da buon bergamasco”.
Il resto del mercato vede la cessione del difensore Dalmonte alla Reggiana, dell’attaccante Goldaniga al Genoa, il portiere Cattaneo va al Brescia, lascia anche il mediano Malinverni per andare a finire la carriera a casa propria, cioè a (Pro) Vercelli, lascia Bergamo anche Saccavino.
E gli arrivi per rinforzare la squadra ? In effetti si conta molto sugli innesti dal settore giovanile, i fatti daranno ragione a questa scelta, entrano in prima squadra Roncoli, Cadè I, Lenuzza, Corsini e diventa titolare fisso Rota, c’è anche Vittoni ma per questa stagione va in prestito in Francia al Cannes, è anche questo una specie di record, pochissimi sono gli italiani all’estero.
Qualche acquisto comunque c’è, dalla Pro Lissone arriva Testa, farà otto gol giocando davanti a due come Rasmussen e Soerensen, andrà l’anno dopo alla Sampdoria in cambio del “vecchio” Bassetto, sarà uno degli affari migliori di tutta la nostra storia.
L’allenatore Ferrero chiede un suo ex giocatore alla Lucchese, l’ala Nuoto, che però giocherà poco e segnerà ancora meno, tre gol in ventotto partite (ma in tre stagioni) prima di andare a giocare in Serie D.
Dal Venezia prendiamo il giovane portiere Stefani, è una grande promessa ma non sarà mantenuta, ha talento ma non carattere, giocherà pochissimo e dopo tre anni andrà all’Alessandria.
Arriva dal Fanfulla il centrocampista Villa, un corridore che rimarrà tre stagioni da titolare, molto concreto.
Ultimo, ma non certo come rendimento e carriera, anzi, arriva da Ponte san Pietro il bergamaschissimo Bernasconi, farà due anni da ottimo difensore prima di andare alla Sampdoria dove diventerà bandiera e capitano giocandoci per ben undici stagioni.
A metà agosto allo stadio inizia la preparazione, pochi tifosi e mugugnanti, nelle prime amichevoli però Rasmussen inizia a farsi vedere, è piccolotto, tarchiato, brutto a vedere ma nei contrasti è un buldozer e ha un tiro micidiale, non lo sposti anzi è lui che sposta te.
Si inizia a notare anche che quando trova avversari che lo raddoppiano entrando in contrasto lui sposta entrambi come birilli, un Duvan meno alto ma con un tiro forse migliore.
Nonostante mugugni e premesse il campionato sarà molto buono, arriveremo ottavi senza problemi, Rasmussen esploderà con diciotto gol e si metteranno in luce i giovani, specie il cosiddetto “Trio Primavera” Brugola-Testa-Cadè II.