1957/1958 (2a parte): Ronzon non basta è Serie B
Gli acquisti di questa stagione si limitano a Bonistalli e Conti (più Cardoni dalla Roma nell’affare Corsini) vengono però promossi dal vivaio molti ragazzi, alcuni diverranno nel tempo titolari fissi e faranno un’ottima carriera come Cometti e Nodari, altri faranno una sola partita e giocheranno poi nelle serie minori come Polese e Trapletti.
Dal Fanfulla arriva però un giovanissimo Marchesi, diciannove anni, rimarrà per tre ottime stagioni diventando un infallibile rigorista.
L’inizio di campionato è pessimo, vinciamo una sola partita nelle prime dieci giornate (paradossalmente la vinciamo con l’Inter che comunque a fine campionato avrà solo quattro punti più di noi che retrocederemo), nel mercato di ottobre prendiamo Ronzon dalla Sampdoria, un centrocampista offensivo che farà bene con i suoi quattro gol ma non basterà il suo apporto per la salvezza.
Salta quasi subito l’allenatore Rigotti al quale non basta il miracolo dell’anno prima per mantenere il posto, è praticamente impossibile comunicare con lui, oltretutto inizia a portare gli infortunati da “guaritori” amici suoi e la società non apprezza.
Viene inizialmente sostituito dal vice allenatore cioè l’ex stella degli anni trenta Bonomi che dura però solo tre partite prima di esser a sua volta sostituito dall’austriaco Adamek che viene dall’Austria Vienna.
Il suggerimento è di Gustavsson, anche Tentorio collabora con lui ma non basta per salvarsi retrocederemo direttamente per l’illecito di Padova del quale abbiamo più volte parlato.