1962/1963: senza Maschio ecco la Coppa Italia

Mario Mereghetti
acquisto dall’Inter
11 gol in 4 stagioni

La prima notizia dell’estate atalantina è il ritorno di Tentorio, è passato solo un anno da quando aveva detto che la famiglia, la professione ecc… in realtà non ce la fa a star lontano e Turani è ben felice di dargli pieni poteri.

Il famoso Mentani che in realtà verrà acquistato ma non giocherà mai con l’Atalanta causa problemi medici

La prima conseguenza è il cambio di allenatore, Valcareggi aveva sofferto nel suo primo anno sulla nostra panchina la coesistenza con Tentorio, la squadra ha infatti fatto meglio (e giocato meglio) nella stagione appena conlusa quando il nostro mister si è in qualche modo sentito più “libero” dalla presenza del nostro storico dirigente.

Intervista di Corbani a Tentorio a 48 ore dalla chiusura, tutta da leggere per comprendere il calcio dell’epoca, l’attaccante Mentani di cui si legge è un giocatore del Novara (andato in doppia cifra in Serie B nelle due precedenti stagioni) che in realtà acquistiamo ma alle visite mediche gli viene riscontrata un’aritmia cardiaca, l’acquisto salta ma a gennaio 1963 l’attaccante riacquista l’idoneità sportiva e continua a giocare nel Novara in Serie B

A questo punto però Valcareggi preferisce andare alla Fiorentina e arriva il nostro ex giocatore di inizio anni quaranta Tabanelli, rimarrà solo questa stagione (tornerà anni dopo) ma scriverà la storia.

Calvanese arriva nel mercato supplettivo, non è ancora citato a metà luglio al termine del mercato estivo.
Da notare nella stessa pagina che la squadra dei Ragazzi dell’Atalanta (cioè la Primavera dell’epoca) fa tranquillamente in tornei estivi

E’ anche l’estate della cessione della stella Maschio, ormai richiestissimo, stavolta è impossibile tenerlo; l’italo-argentino è in ritiro con la nazionale italiana a San Pellegrino in preparazione dei mondiali del Cile, lo vuole la Juventus e lui, che è in camera con la stella dei bianconeri e connazionale Sivori, è felice di andarci ma soprattutto ne è convinto.

Il massimo consentito sono due stranieri per squadra e avendo già Nielsen e Christensen non potevamo prenderne un altro salvo liberarsi di uno dei due

Solo che Maschio è richiesto anche dal proprio ex allenatore Valcareggi che va a Firenze a patto che i viola glielo comprino, si crea un giro di mercato interessante perché Herrera vuole assolutamente per l’Inter due giocatori viola (Hamrin e Castelletti).

Raccontino umoristico (un pò confuso e nemmeno così divertente almeno letto oggi) di Ravanelli scritto nell’estate del 1962 dove si parla di un’incredibile vittoria atalantina dello scudetto, quello no ma a fine stagione arriverà l’unica Coppa Italia della nostra storia

Va a finire che i milanesi ci comprano Maschio alla notevolissima somma di 170 milioni (l’abbiamo riscattato solo due anni prima dal Bologna per 70) più il centrocampista Mereghetti per poi girarlo alla Fiorentina con conguaglio per avere i due viola voluti da Herrera.

Raduno in sede in centro a Bergamo, mancano i militari, Titta Rota festeggia la nascita del figlio Marco che diverrà poi anche preparatore atletico dell’Atalanta

O meglio così dovrebbe andare ma in realtà Maschio è molto (ma molto) scontento di non andare alla Juve, il mercato per i nazionali oltretutto si chiude prima della loro partenza per il Cile, Sivori si incazza da bestia pure lui con la sua società e alla fine parte per i mondiali una nazionale con gente non proprio felice, si vedrà pure in campo.

L’operazione salta nella sua seconda parte, Maschio rimane all’Inter, dove comunque vincerà lo scudetto giocando però pochissimo, noi con i 170 milioni saniamo ampiamente il consueto deficit di bilancio.

Intervista molto anni sessanta, siamo una provinciale e dobbiamo salvarci (poi vinceremo la Coppa Italia)

Per il resto le operazioni sono poche, in uscita oltre a Maschio è l’ala (futuro maestro) Favini che torna al Brescia in Serie B, a soli 24 anni deve lasciare il calcio Pizzi per una nefrite, un vero peccato.

Non esiste ancora il ritiro, ci si allena allo stadio, non esistono le maglie da allenamento, si usa la prima o la seconda maglia

L’unico acquisto di peso è appunto Mereghetti dall’Inter nell’affare Maschio, sostituire l’italoargentino è impossibile ma il nuovo acquisto ci va relativamente vicino, è tecnico, ha visione di gioco e tiro da lontano, aveva fatto bene all’Udinese ma poi si era perso all’Inter, qui rimarrà per quattro, ottime, stagioni.

Prosegue la preparazione allo stadio

I giovani saliti in prima squadra però ormai sono pronti a fare i titolari, Domenghini lo dimostrerà ampiamente, esordisce anche Pesenti dal vivaio e inizia a formare con Nodari, che torna dal prestito al Chieti, la coppia di terzini che caratterizzerà quasi tutto il decennio, l’inizio di formazione Pizzaballa-Pesenti-Nodari, tutto bergamasco, sarà garanzia di serietà e solidità.

Franco Nodari
acquisto dal Chieti
12 stagioni

Dalle giovanili entra in prima squadra pure Carioli, centrocampista di Treviglio, rimarrà tre anni giocando pochissimo e poi farà la propria carriera al Potenza in Serie B.

Partitella 9 contro 9

La squadra inizia la stagione in modo dignitoso, passa il primo turno di Coppa Italia a Como, in campionato c’è l’importante 2-3 sul campo della Juventus, paradossalmente facciamo molto bene fuori casa e male in casa.

Salvatore Calvanese
acquisto dal Catania
11 gol in 2 stagioni

In trasferta passiamo sul campo di Juve e Inter e pareggiamo su quello del Milan, in casa semplicemente non vinciamo finchè a dicembre, forse come regalo di Natale, la società si convince (anzi l’allenatore la convince) a comprare una punta.

Si sale in ritiro a San Pellegrino dove prima c’era l’Inter

Si cerca di riportare a Bergamo Perani dal Bologna ma il presidente felsineo ce l’ha ancora con noi per la storia di Maschio, si cerca Battaglia, un brasiliano simile al Jair dell’Inter (ma andrà alla Juventus), alla fine prendiamo l’argentino Calvanese dal Catania.

Da notare i tre gol subiti dal S.Pellegrino

Calvanese in realtà è una punta di manovra ma farà migliorare il nostro rendimento, per cominciare al suo esordio, antivigilia di Natale, battiamo il Palermo espugnando il Comunale.

Passiamo in amichevole a Brescia con tre gol, i locali sono in Serie B, nei bresciani c’è il futuro atalantino Ottavio Bianchi

Finiremo ottavi ma soprattutto, come sappiamo, vinceremo la Coppa Italia, incredibilmente l’anno successivo il mister non verrà confermato.

Una foto dell’amichevole di Brescia
Perdiamo clamorosamente nell’esordio a Bergamo in amichevole con il Lecco, squadra cadetta come il Brescia, ne prendiamo addirittura cinque. Nei lariani i futuri atalantini Meraviglia e Clerici
Siamo a fine novembre e nel mercato supplettivo arriva l’attaccante Calvanese dal Catania
La prima intervista di Calvanese atalantino