L’Atalanta posa prima della partita, in alto da sinistra:
Colombo, Mereghetti, Domenghini, Nielsen, Cometti
accosciati da sinistra:
Calvanese, Gardoni, Carioli, Da Costa, Rota, Roncoli,
la foto verrà poi autografata da tutti i giocatori
E’ una delle vittorie esterne più nette della nostra storia, almeno prima del Gasp, ora ce ne sono svariate anche più ampie.
Cinque gol segnati in trasferta sono per l’esattezza (all’epoca ovviamente) la seconda vittoria esterna più larga dopo il 2-6 di Bologna del 1949.
Prosegue la serie positiva, siamo alla sesta consecutiva, si gioca su un campo ghiacciato, è stata sparsa della segatura che però può anche esser pericolosa, Christensen deve rimanere fuori quattro minuti per un…lancio di segatura negli occhi da parte di un avversario.
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La partita non è particolarmente sentita, siamo in 3.000, certo è anche un pomeriggio feriale, i prezzi sono molto bassi ma non vinciamo in casa da marzo il Catania è una squadra di Serie B e giocano molte riserve da ambo le parti
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Non vinciamo da un mese ma in effetti non abbiamo ancora vinto in casa, in effetti è l’undicesima giornata e abbiamo vinto due sole partita, paradossalmente a Torino con la Juventus e a San Siro con l’Inter
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Terreno di gioco pesante nonostante i teloni, inizia di partita bollente, nei primi dieci minuti botta e risposta, vantaggio vicentino e immediato pareggio atalantino con Da Costa che sfrutta l’incertezza di un difensore per battere a rete da pochi metri.
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Partita equilibrata con i granata che ritroveremo poi a fine stagione a San Siro per la finale di Coppa Italia.
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Partita a inseguimento, caratterizzata da doppiette brasiliane.
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Blitz a San Siro in piena guerra fredda.
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Prosegue la serie positiva iniziale anche se questa volta rischiamo di perderla, oltretutto contro una squadra che arriverà poi penultima.
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