1975/1976 (1a parte): Cabrini atalantino
Estate 1975, Bortolotti torna presidente dopo la parentesi Sensi, entra in consiglio Morotti e viene promosso Passirani come accompagnatore dalla Primavera alla prima squadra.
Il direttore sportivo Brolis vuole assumere Giancarlo Cadè (il nostro ex giocatore degli anni cinquanta) come allenatore, Bortolotti, dopo qualche perplessità sul fatto di confermare invece Piccioli, accetta.
E’ l’ultimo mercato di Brolis come direttore sportivo (carica che oltretutto ricopre a metà tra Atalanta e Cremonese), paradossalmente in questa veste gestisce l’operazione di un diciottenne Cabrini che ha fatto benissimo l’anno precedente in grigiorosso in Serie C.
Cabrini arriva in comproprietà con la Juventus, insomma lo acquistiamo metà per uno, rimarrà a giocare un anno qui e poi andrà a Torino con tutto quello che ne seguirà, certo il nostro bilancio l’anno successivo ringrazierà, un introito che contribuirà non poco alla costruzione della squadra promozione.
Questa però è l’ultima operazione da ricordare di Brolis, ce n’è un’altra molto astrusa con l’Udinese, un maxiscambio che porta in Friuli Belotti, Gaiardi, Gustinetti e Tamburrini, quattro nostri giovani intorno ai venti anni che avevano già esordito e giocato, chi più chi meno, in Serie B con i nostri colori.
In cambio arrivano cinque giovanissimi del vivaio udinese, solo che sono appunto troppo giovani, tutti intorno ai diciassette anni quindi o vengono ritenuti molto promettenti oppure l’operazione pare bislacca, a posteriori possiamo dire che è proprio bislacca.
I cinque giovani sono Pravato, Piemonte, Krcvoj, Zuccheri e Palese; di questi solo Palese lascerà una minima traccia in maglia atalantina, giocherà in prima squadra undici partite, è un centrocampista, farà pure due gol, anche importanti, il primo alla prima giornata per battere il Catanzaro.
L’estate successiva andrà al Cesena che è peraltro in Serie A, in bianconero troverà Zuccheri che a Bergamo si era fermato solo qualche mese, già a novembre 1975 aveva rifatto le valigie per la Romagna.
Zuccheri, purtroppo mancato anni fa, farà una dignitosa carriera a livello di Serie B giocando però anche in Serie A con il Bologna.
Degli altri tre ragazzi nessuna traccia nel calcio professionistico, scomparsi a livello calcistico.
Anche questa operazione contribuisce alla decisione di Bortolotti di assumere un direttore sportivo nuovo, più professionale, Brolis bravissima persona e vero atalantino, non è più purtroppo adatto a un calcio che sta cambiando.
Il nuovo direttore sportivo sarà Cavalleri, peraltro costui non si dimostrerà molto meglio (anzi) come vedremo.
Le cessioni si completano con i giovani Facchinetti al Brindisi (nell’operazione Marmo insieme a Macciò) e Brambilla al Seregno, Gattelli viene riscattato dalla sua ex squadra, il Valdinievole, che poi lo cede alla Pistoiese in Serie C.
Il duo Lugnan-Rocca al Novara, il primo definitivo il secondo fortunatamente solo in prestito, tornerà l’anno successivo per la promozione.