1969/1970 : il “gioco corto” di Viciani

Acquisti

BolognesiComo
CattaneoComo
CominiComo
LongoCagliari
MaggioniPalermo
MazzantiVerona
RigamontiSnia Varedo
SaccoJuventus
Savoldi Gia.Viareggio
TraspediniVerona

Cessioni

BertuoloPalermo
BolognesiAnconitana
ClericiVerona
ComettiTrento
Dell’AngeloMantova
DoldiSeregno
DordoniSampdoria
LazzottiLucchese
MantovaniMilan
MarchettiJuventus
MilanPontedera
Moro A.Cremonese
NastasioCagliari
RoffiModena
SignorelliFine carriera
SpadoniBaracca Lugo
TiberiMarzotto
Giovanni Sacco
acquisto dalla Juventus
10 gol in 4 stagioni

Dopo la retrocessione si cerca di far pulizia e avviare un nuovo corso, l’idea è ottima, la realizzazione molto meno, ci vorrà ancora un anno di sofferenza per metterla in pratica.
Al timone della società c’è sempre il presidente Baracchi con i due altri triumviri Bortolotti e Masserini ma la pentola è sempre in ebollizione, nel calciomercato arriva l’ora di buttare la pasta quando arriva la richiesta della Juventus per Giampiero Marchetti.

Il nuovo allenatore, per spiegarlo ai più giovani sarà molto simile al caso Guidolin di molti anni dopo, quando si cerca lodevolmente di cambiare tipo di gioco ma con uomini per nulla adatti a farlo

Masserini vuole cederlo per motivi di cassetta, il nuovo allenatore Viciani lo ritiene invece indispensabile.
Si perché nel frattempo si è cambiato pure l’allenatore, l’intento del presidente Baracchi è tornare subito in Serie A puntando sul gioco e la scelta va sull’allenatore che ha appena portato la Ternana dalla Serie C alla Serie B, Corrado Viciani.

Da notare la foto, nel giro di pochi mesi allenatore e dirigenti (con l’eccezione del buon Ceresoli naturalmente) saranno tutti fuori dall’Atalanta

Viciani è noto per il suo “gioco corto”, cioè un gioco basato su interpreti che abbiano prima di tutto un’ottima preparazione fisica ma anche tecnica per scambiarsi posizioni continuamente con fitti e continui passaggi “corti” cioè brevi.

In pieno mercato prosegue il caos societario, non cercate di seguirne la trama perchè è quasi impossibile, in pochi mesi il vice presidente si dimette, poi si dimetterà il presidente e diverrà presidente il vice presidente, il tutto senza contare il valzer dei consiglieri

Tutto molto bello ma devi avere a disposizione una squadra giovane e pronta a seguirti (come probabilmente era la Ternana della sua promozione) altrimenti succede quello che accadrà a Bergamo dopo sole tredici giornate (e peraltro succederà venticinque anni dopo con Guidolin).

Antonio Maggioni
acquisto dal Palermo
5 gol in 4 stagioni

Abbiamo divagato, torniamo al problema della cessione di Marchetti, si chiede a Bortolotti che, offeso, dice “non mi avete coinvolto in altre scelte adesso arrangiatevi”, Masserini così cede il giocatore alla Juventus, il presidente Baracchi si incazza e si lamenta con Bortolotti che a sua volta si incazza con Masserini.
Fortunatamente la cosa si risolve in un (piccolo) chiarimento, Masserini cede le sue azioni a Bortolotti (che ne cede una parte a Nessi il quale diventa amministratore delegato) e se ne esce con Baracchi presidente, (ancora per poco come vedremo) Bortolotti vice e Nessi amministratore delegato.

Due soli giorni dopo Baracchi rimasto solo rifà la squadra, le intenzioni sono buone, il risultato sarà pessimo

In tutto questo c’è un mercato nel quale si rivoluziona la rosa, non che non sia giusto farlo dopo una stagione disastrosa come la precedente ma bisogna anche farlo bene, l’anno successivo rivoluzioneremo ulteriormente la rosa e lo faremo benissimo.

Se ne va capitan Dell’Angelo, arriva Maggioni che sarà uno dei tre in tutta la rosa a rimanere nella stagione successiva

Per iniziare in cambio di Marchetti dalla Juventus arriva, oltre al conguaglio, Sacco, un centrocampista d’attacco che rimarrà qui quattro stagioni, le due di mezzo saranno molto buone, prima e ultima molto meno; il giocatore è purtroppo recentemente scomparso.

Roberto Mazzanti
acquisto dal Verona
3 gol in 1 stagione

Nastasio va al Cagliari in cambio arriva il libero argentino Miguel Longo, ha ormai trentanni ed è reduce da nove stagioni in Sardegna, ha un lancio molto preciso ma non è per nulla adatto al tipo di gioco che l’allenatore vuole impostare, rimarrà solo questa stagione giocando comunque titolare prima di lasciare il calcio.

Finito il mercato con la cessione di Marchetti alla Juventus da dove tornerà cinque anni dopo

Le operazioni sono davvero numerose, l’ex capitano Dell’Angelo va al Mantova, Clerici che ha deluso nonostante i suoi nove gol rimane in Serie A al Verona in cambio arriva il centrocampista Mazzanti, dopo una sola stagione tornerà al Verona del quale era, e tornerà a essere, bandiera.

Scottanti particolari sulla cessione di Marchetti, tutto alla luce del sole, cifre comprese

I meno giovani del gruppo vanno a terminare la carriera in serie minori, primo fra tutti la bandiera Cometti, dopo tredici stagioni in nerazzurro va per due anni in Serie C a Trento poi termina la carriera, tornerà all’Atalanta come preparatore dei portieri e allenatore in seconda.
In questo modo (e non avendo giocato nessuna partita nella stagione 58/59) Cometti salva il record di non aver mai giocato una singola partita in Serie B.

Miguel Angelo Longo
acquisto dal Cagliari
1 stagione

Signorelli termina la carriera, Gigi Milan va al Pontedera, Lazzotti alla Lucchese e Tiberi al Marzotto, Mantovani torna al Milan e Dordoni torna alla Sampdoria, il giovane attaccante Roffi al Modena, Dotti alla Pro Patria e Bertuolo al Palermo.

Gente che va gente che viene, intanto addirittura nove giocatori vengono messi (o si tenta di mettere) in lista condizionata (praticamente se il giocatore era d’accordo chi veniva messo in questa lista poteva esser ceduto anche dopo la fine del mercato e di conseguenza anche acquistato da un’altra quindi il mercato in qualche modo rimaneva aperto)

Vanno in prestito Adelio Moro alla Cremonese e Doldi al Seregno, torneranno l’anno dopo per collaborare alla promozione in Serie A, Spadoni torna invece al Baracca Lugo.

Normalissimo all’epoca fotografare acquisti e cessioni insieme

Riguardo gli acquisti si spende abbastanza per la coppia di attaccanti del Como Comini/Cattaneo, la stagione precedente avevano fatto sfracelli in riva al lago e per una pronta risalita l’acquisto pare ottimale.

Gianni Comini
acquisto dal Como
1 gol in 1 stagione

Pare soltanto perché Cattaneo (che è pure un mezzala nemmeno attaccante) farà sei gol, cinque in campionato, mentre Comini ne farà addirittura uno solo in Coppa Italia, rimanendo a secco in campionato.

Nella stagione successiva dei titolari rimarranno solo loro due e ci riporteranno in Serie A

Delusione totale, l’anno successivo Comini sarà però importante nel maxiscambio con la Reggina mentre Cattaneo andrà al Napoli senza mai giocare per poi tornare in Serie B al Cesena.

Giuseppe Cattaneo
acquisto dal Como
6 gol in 1 stagione

Tornano dai prestiti pure i giovani Bolognesi (dal Como ma riparte subito per Ancona) e Gian Luigi Savoldi (dal Viareggio) e dalle giovanili esordiscono i difensori Maianti e Noris.

Iniziano gli allenamenti, allo stadio naturalmente

Ultimo (ma forse l’unico insieme a Sacco) acquisto che sarà poi importante nelle stagioni successive è il terzino Maggioni dal Palermo, paradossalmente il difensore è bergamasco ma prima di arrivare qui passa attraverso Juventus, Verona e Palermo.

Vincenzo Traspedini
acquisto dal Verona
3 gol in 1 stagione

Maggioni farà quattro anni a Bergamo, tra il buono e l’ottimo, contribuendo a promozione e salvezza e facendo meno bene nella prima e ultima sua stagione in nerazzurro, praticamente uguale a Sacco.

Dall’ultimo rivolgimento societario sono passate nemmeno due settimane eh…fossero esistiti i social sarebbero andati in autocombustione

Nel mercato di ottobre arriva la punta Traspedini dal Verona, si renderà relativamente utile segnando tre gol, in un campionato del genere mica poco.

A novembre arriva Traspedini, in tanti gol saranno 3 in 14 partite

La stagione inizia male e finisce ugualmente male, ci salveremo dalla Serie C solo per differenza reti, il”gioco corto” di Viciani durerà solo tredici giornate durante le quali stabiliremo il discutibile record di sette partite consecutive senza segnare un singolo gol, all’ottava (appunto la tredicesima giornata) ad Arezzo, un rigore di Incerti spezzerà la maledizione, peccato che perderemo ugualmente la partita e ciò costerà l’esonero all’allenatore che curiosamente è nato proprio in provincia di Arezzo.

Verrà sostituito dal bresciano Gei che a sua volta verrà esonerato alla trentesima giornata dopo un pareggio interno con il Cesena, terzo allenatore sarà l’esordiente Titta Rota che salverà la squadra anche se solo per differenza reti.