1972/1973 : tre per tre con l’Inter
Acquisti
Carelli | Mantova |
Ghio | Inter |
Grassi | Cremonese |
Musiello | Spal |
Nuti | Mantova |
Pellizzaro | Inter |
Picella | Reggiana |
Reif | Inter |
Vernacchia | Empoli |
Vianello | Napoli |
Cessioni
Doldi | Inter |
Ferradini | Napoli |
Leonardi | Mantova |
Leoncini | Mantova |
Magistrelli | Inter |
Mondonico | Cremonese |
Moro A. | Inter |
Moruzzi | Reggiana |
Reif | Mantova |
Rigamonti | Cremonese |
Vavassori | Napoli |

Dopo l’ottima salvezza conseguita nella precedente stagione l’estate porta i consueti problemi di bilancio, al solito si deve vendere e nel contempo cercare di fare la squadra per salvarsi, a volte riesce a volte no.

acquisto dall’Inter
14 gol in 2 stagioni
Nella stagione precedente in effetti siamo riusciti a non cedere alcun giocatore importante ma stavolta non è possibile, l’Inter vuole i tre gioielli atalantini (e della nazionale Under 21) Magistrelli, Moro e Doldi.
In cambio arriva un conguaglio alto, intorno ai 400 milioni e pure un altro trio che sarà purtroppo molto (ma molto) meno efficace, sono tre attaccanti, Pellizzaro, Ghio e Reif.

Lo scambio sarà negativo per entrambe le società, noi retrocederemo, seppur in maniera incredibile, praticamente a salvezza raggiunta, ma anche l’Inter non sarà certo felice del proprio quinto posto.


I tre nostri giovani non sbancheranno San Siro, anzi, l’unico a distinguersi in qualche modo sarà Adelio Moro che rimarrà tre stagioni a Milano ma poi la sua carrierà sarà a livello di medio piccola squadra della massima serie, Verona e Ascoli, prima di tornare a Bergamo esattamente dieci anni dopo nell’estate del 1983.

acquisto dalla Spal
9 gol in 2 stagioni
Anche lui come Pelagalli giocherà in tre diversi periodi in maglia atalantina ma a differenza dell’ex milanista Moro è cresciuto in società quindi approda in nerazzurro solo due volte, la prima dopo il prestito alla Cremonese nel 1970 e la seconda appunto nel 1983.
Magistrelli rimarrà a Milano due stagioni giocando poco e segnando pochissimo, due gol, la sua carriera sarà a livello di Serie B (a parte due anni di Serie A alla Samp) lo incontreremo varie volte con la maglia del Palermo e del Lecce.

Doldi seguirà un simile percorso ma leggermente peggiore, anche per lui due anni di Inter giocando ancora meno e non segnando proprio, giocherà tra Serie B e Serie C dove finirà la carriera.
Purtroppo anche i nostri acquisti faranno male, Reif giocherà una singola partita in nerazzurro, nemmeno tutta intera, 74 minuti di Atalanta-Reggina, e poi finirà al Mantova in Serie B al mercato di novembre in cambio dell’attaccante Nuti che giocherà solo tre partite prima di lasciare il calcio a 29 anni.

acquisto dal Mantova
7 gol in 2 stagioni
Ghio giocherà solo nove partite segnando un gol in campionato e tre in Coppa Italia poi finirà al Novara e lo rincontreremo nella serie cadetta.
Pellizzaro sarà il meno peggio, due stagioni con quattordici gol in totale, in campionato però solo quattro per stagione, verrà ceduto al Perugia e lo porterà per la prima volta in Serie A nel 74/75.

Oltre al maxiscambio con l’Inter è necessaria un’altra operazione, la cessione di Vavassori, il quarto nostro Under 21, al Napoli, 150 milioni l’incasso più lo stopper Vianello, il centrale veneto, purtroppo recentemente scomparso, farà due stagioni dignitose con anche un gol importante del pareggio a tempo scaduto con la Fiorentina.

acquisto dalla Reggiana
1 stagione
Purtroppo il suo ricordo è legato all’autorete decisiva nell’ultima partita con il Vicenza, in realtà lui alza un campanile di testa in area, non un grande intervento ma certo non si fa così se si è in malafede (come è stato insinuato), qualche sospetto in più sul portiere Pianta che “scompare” letteralmente in uscita finendo in terra tutto da solo mentre la palla lentamente rimbalza in rete, curiosamente l’anno successivo in Serie B Vianello verrà confermato e Pianta ceduto.


Se ne va pure Leoncini al Mantova, in questo caso la cessione è su richiesta dell’allenatore Corsini che mal sopporta il centrocampista per l’ascendente che ha sui compagni (tornerà comunque in Serie B l’anno successivo) insieme a lui ai virgiliani pure Leonardi anche se non giocherà mai e finirà la carriera al Benevento in Serie D.

acquisto dall’Empoli
13 gol in 3 stagioni
Al Napoli con Vavassori finisce pure il giovane Ferradini, un attaccante che rimarrà in Campania qualche stagione segnando pure.
Il difensore Moruzzi va nella serie cadetta alla Reggiana chiudendo le uscite insieme al portiere Rigamonti che dopo l’incidente riprende a giocare in Serie C alla Cremonese dove lo accompagna Mondonico.

acquisto dall’Inter
4 gol in 1 stagione
In entrata evidentemente la fiducia negli attaccanti presi dall’Inter non è proprio al massimo fin da subito visto che si cerca un centravanti anche fisico, tipo Magistrelli appunto, la prima scelta è (o purtroppo sarebbe) quella giusta, Francesco Graziani, centravanti dell’Arezzo che Previtali ha fatto seguire.
La richiesta dei toscani è di 130 milioni purtroppo Bortolotti la ritiene eccessiva e non se ne fa niente, il Torino può invece soddisfarla e Graziani va al Toro, noi prendiamo Musiello, il centravanti della Spal che in Serie C l’anno precedente ha fatto sei gol in mezzo campionato.

acquisto dal Napoli
2 gol in 2 stagioni
Musiello è possente, pericoloso di testa, la sceltà in sè non è sballata, giocherà poi nella Juventus e nella Roma, tornerà pure a Bergamo in Serie B due anni dopo ma la carriera con i suoi mezzi poteva esser molto migliore.
Qui a Bergamo farà solo due gol, il bomber, per così dire, del campionato atalantino sarà l’ala Carelli arrivata dal Mantova in cambio di Leoncini, con quattro gol eguaglierà Pellizzaro, un gol segna invece il fantasista Vernacchia arrivato dall’Empoli, andrà al Torino e tornerà poi per altri due anni di Serie B.


Ultimo acquisto il centrocampista Picella dalla Reggiana, nove presenze e pochissima traccia di sè lasciata, l’anno successivo andrà al Perugia.
Un acquisto importantissimo è l’entrata in prima squadra del Primavera Gaetano Scirea, giocherà due terzi delle partite di campionato a soli diciannove anni.

La stagione inizia bene, passiamo il girone di Coppa Italia eliminando la Roma, prosegue con alti e bassi ma il finale pare ottimo, la salvezza a tre giornate dal termine pare praticamente acquisita, abbiamo cinque punti di vantaggio sulla terzultima (con due punti a vittoria ricordiamo), in caso di parità non valgono nè scontro diretto nè spareggio ma conta la differenza reti generale.

Anche in questo caso siamo in netto vantaggio rispetto al Vicenza, la terzultima che potrebbe superarci vincendo le ultime tre se noi le perdessimo, o raggiungerci facendo cinque punti e noi sempre zero.
Purtroppo il calendario è maligno, perdiamo in casa con la Juventus in lotta per lo scudetto (che vincerà clamorosamente in rimonta sul Milan), prendiamo quattro determinanti gol a Firenze e all’ultima c’è proprio il Vicenza, per salvarci basta un pareggio ma possiamo pure perdere basta che la Sampdoria non vada a vincere sul campo del Torino imbattuto in casa.

Succede esattamente questo, noi perdiamo sulla famosa autorete di Vianello o meglio sull’uscita di Pianta che scompare dall’immagine finendo incredibilmente a terra tutto da solo, poi ci negano due rigori, poi il portiere vicentino salva un gol fatto con la faccia nel contempo a Torino la Samp trova il gol salvezza nel finale con una difesa del Torino che dà l’impressione di non esser irreprensibile (diciamo così) e insomma per un piccolo atalantino è un bello shock alla radio capire quello che è successo.

acquisto dall’Udinese
8 gol in 2 stagioni
L’acquisto più importante in una stagione sfortunata è però per il futuro, Previtali insieme a Brolis va dall’Udinese per acquistare il difensore Lugnan e nel prezzo chiede anche un giovanissimo Fanna che il ds friulano nemmeno conosce, d’altra parte la nostra futura ala ha al momento quattordici anni, sarà un notevole colpo del nostro scouting, Pierino esordirà in prima squadra solo due anni dopo ma sarà poi determinante per la promozione del 76/77 prima di andare alla Juventus.