Torino-Atalanta 2-3 (1-2)

Ernesto Testa 14′
Paul Rasmussen 25′
Leschly Soerensen 59′

Torino
Stadio Filadelfia
16 novembre 1952
9a Serie A 52/53

Siamo in serie positiva da cinque giornate e passiamo al Filadelfia in una partita combattuta.
La stampa torinese ammette la superiorità atalantina specie nelle linee di attacco, certo un pò di responsabilità viene anche rifilata al portiere granata Puccioni, viene definito un buon portiere con un solo lieve difetto, non ha molto le misure della propria porta e spesso giudica fuori tiri che sono dentro, va beh per un portiere niente di grave.
Il giovane Testa (che insieme alle due ali Cadè II e Brugola forma il Trio Primavera, è purtroppo scomparso nel 2019 all’età di 89 anni) al suo esordio assoluto nella massima serie, apre le marcature.
Il debuttante attaccante pare giocare come un veterano e, dopo uno scambio con Rasmussen infila l’angolo alto.
Il giorno dopo la stampa locale e nazionale si spreca negli elogi al ragazzo, l’anno successivo verrà ceduto alla Sampdoria che in cambio ci darà Bassetto, l’attaccante vicentino, più vecchio di cinque anni, a Bergamo farà carrettate di gol stabilendo il record di segnature superato poi solo da Doni.

A metà tempo nel giro di pochi minuti il pareggio torinista e il nostro nuovo vantaggio, cross di Soerensen e colpo di testa di Rasmussen, il portiere lo giudica largo e quindi fuori, invece va sul palo interno ed entra.
Si va al riposo in vantaggio anche perchè nell’ultimo minuto del primo tempo il Torino prende due volte la traversa nella stessa azione.
A inizio ripresa prendiamo il palo anche noi, un tiro di Soerensen deviato da Testa va a sbattere sul legno, dopo dieci minuti il nostro terzo gol, punizione dal limite di Soerensen il portiere anche stavolta la giudica fuori invece è dentro, si questo piccolo difettuccio sarebbe stato da eliminare, intanto è doppio vantaggio.
Il Torino accorcia ma non basta, vinciamo anche con merito tra la folla granata che…sfolla in silenzio.