1980/1981 (2a parte): squadra spaccata è Serie C
La Coppa Italia fa presagire una buona stagione, ci giochiamo la qualificazione fino all’ultima giornata con la squadra di Serie A del girone, la Fiorentina del campione del mondo in carica Bertoni, pareggiamo lo scontro diretto con un gol di Messina e finiamo a pari punti, eliminati solo dalla differenza reti.
L’inizio di campionato è con alti e bassi, perdiamo con Lazio e Milan battiamo Verona e Catania, al mercato di ottobre prendiamo l’ex vicentino Filippi, Reali viene richiesto dalla Fiorentina e ci va, prendiamo in prestito dai viola il giovane difensore Giorgi che giocherà peraltro solo cinque partite.
La squadra è spaccata, i vecchi fanno un gruppo a parte, Festa, Scala, Vavassori, il solo Rocca cerca di fare gruppo insieme ai giovani, Filisetti, Baldizzone, Bonomi ma sarà tutto inutile.
Si pensa a un cambio di allenatore già a dicembre dopo la sconfitta casalinga con la Sampdoria, viene contattato un allenatore grintoso, un giovane Mazzone che è già in tribuna a Pescara in quella che si pensa sarà l’ultima panchina di Bolchi.
A sorpresa però vinciamo noi (con la maglia giallorossa) e si rinvia l’esonero che arriverà comunque un mese dopo a metà gennaio, torna Corsini che però dopo una miniserie positiva di tre partite (con l’acquisto di ottobre Filippi che segna a Taranto da una quarantina di metri) più di tanto non può fare, il gruppo non c’è anzi, il colmo arriva quando si riesce a perdere a Monza sul campo dell’ultima in classifica già retrocessa.
Rimaniamo in qualche modo in corsa per la salvezza fino alla penultima giornata quando la sconfitta casalinga con il Genoa che lotta per la promozione ci condanna definitivamente (ma non è certo questa la partita da rimpiangere anche se la prestazione di alcuni “vecchi” non pare proprio irreprensibile).
L’anno successivo si farà pulizia e nel giro di tre anni saremo tornati in Serie A.