Milan-Atalanta 0-0

L’erculeo Nielsen guarda minaccioso Altafini a terra, capitan Gardoni urla tutta la propria rabbia, il compagno di Altafini non sa che dire

Milano Stadio San Siro
30 settembre 1962
3a Serie A 62/63

Battaglia a San Siro, si usa spesso il termine di battaglia per indicare una partita combattuta ma questa partita è forse una delle più violente nella storia degli incontri con i rossoneri.
C’è un motivo, anzi c’è un precedente, pochi mesi prima, marzo 1962, c’è stata la famosa “partita non giocata” a Bergamo occasione nella quale il Milan non è certo stato esempio di sportività (curioso, sicuramente un caso unico che non si ripeterà) rifiutando di attendere che il terreno di gioco venisse sgomberato dai tifosi (in larga parte rossoneri oltretutto) che l’avevano invaso causa sovrannumero di presenze.

In effetti il terreno di gioco era stato sgomberato ma pochi minuti dopo i 45 minuti previsti dal regolamento e l’arbitro aveva sospeso provocando lo 0-2 a tavolino, i milanisti ben felici di prendersi due difficili punti senza giocare non avevano fatto una piega e, anche per questo, avevano vinto lo scudetto.
A Bergamo nessuno ha dimenticato e addirittura prima del calcio d’inizio il clima è teso, con minacce e insulti tra le due squadre nel tunnel.
Anche tecnicamente reggiamo il confronto con i campioni d’Italia, anzi dopo dieci minuti Magistrelli si procura un rigore che Mereghetti si fa parare dal portiere della Nazionale Ghezzi, tiro preciso ma troppo debole.

Passano pochi minuti e lo stesso Mereghetti cerca di rifarsi con una discesa travolgente, tiro e palo esterno a portiere battuto.
E’ bravo Cometti in due occasioni ma è ancora Ghezzi il portiere più impegnato, anche Nova gli arriva davanti da solo ma gli tira addosso.

Nel frattempo gli scontri in campo sono durissimi, ne fanno le spese Gardoni e Altafini che si scontrano procurandosi punti (di sutura dopo la partita).
A un quarto d’ora dal termine la baraonda, se possibile, aumenta, l’arbitro annulla per fuorigioco un gol del milanista Barison, l’assistente va verso la metà campo ma fortunatamente decide il direttore di gara, le proteste milaniste sono violentissime, lo stesso Barison viene espulso e ci vogliono minuti per convincerlo a uscire.

Le pacate proteste del capitano milanista Maldini (Cesare naturalmente) e di Barison

Convinto dal proprio capitano Barison finalmente esce e dopo due minuti Altafini entra a piedi uniti su Nielsen (praticamente il micidiale carrinho) rischiando di troncargli la carriera, il nostro danese non è tipo mansueto e stende il brasiliano, espulsione immediata per entrambi.
San Siro è una bolgia, finiamo dieci contro nove tenendo palla vista la situazione, Altafini prima di esser espulso aveva fatto in tempo ad azzoppare anche Cometti in uscita, Colombo stende Mora al limite ma pur zoppicante il nostro portiere respinge il forte tiro di David.

Rota contro Rivera

Finisce a reti bianche, il pubblico di San Siro non è un modello di sportività, il nostro allenatore Tabanelli si prende con Mora, fuori dallo stadio il sempre sportivo pubblico milanista aspetta l’uscita del nostro pullman per prenderlo a sassate e, addirittura, vengono lanciati batuffoli di cotone imbevuti di benzina che rischiano di provocare una tragedia.

Il pullman arriva a Bergamo con tutti i vetri rotti, l’unico ferito è un giornalista danese che era al nostro seguito per Nielsen (giornalista lui pure), la squadra viene portata a cena in un ristorante del centro per tenerla unita e per festeggiare il punto conquistato in questa vera e propria battaglia.