Atalanta-Anconitana 2-0
Buschi 73′
Crescini A 75′
Stadium della Clementina
19 febbraio 1928
17a Prima Divisione Nord 27/28 Girone A
Prosegue alla rincorsa al titolo di Campione d’Italia di Prima Divisione e alla conseguente promozione in Divisione Nazionale (che è la massima serie, questa però non verrà ricordata come la prima promozione in quanto non siamo ancora al girone unico, manca pochissimo).
Battiamo l’Anconitana fanalino di coda ma la partita è più difficile del previsto, nel primo tempo il centrocampista bergamasco Bonzani sbaglia due rigori e dobbiamo aspettare l’ultimo quarto d’ora quando bomber Buschi e un’autorete nel giro di due minuti risolvono la pratica.
Festeggia il numeroso pubblico presente alla Clementina, è stato appena fondato il primo club di tifo organizzato (diciamo così con tutte le proporzioni del caso e dell’epoca), niente ultras o brigate, si chiama “La Crociata” non hanno un motto ma potrebbe benissimo essere “L’Atalanta non si discute si ama” in quanto non sopportano da nessuno la minima critica alla Dea.
I fondatori sono i fratelli Giacomini, poi i signori Pesenti, Blum, Bellavita, Bruno Anzalone, Giuseppe Ajolfi e Berto Fenaroli, i primi “ultras” atalantini della nostra storia.
Forse non è il capo ma Berto Fenaroli è noto per farsi il Sentierone avanti e indietro dopo ogni vittoria agitando una bandiera nerazzurra e, vista la sua stazza, ci sono poche discussioni.
E allo stadio urlano, certo non esistono i cori ma urlano così tanto che si racconta (ma forse è solo leggenda) che una volta il capitano Poggia chiede di calmarsi un attimo perché con tutte quelle urla “la squadra non riesce a concentrarsi in campo”.