Atalanta-Bergamasca 2-0
Brescia Campo Via Milano
5 ottobre 1919
Spareggio Ammissione Prima Categoria Lombarda 19/20
Dalla con… fusione nasce una Dea.
La guerra è finita e si riparte con il campionato di Prima Categoria Nazionale, in pratica una Serie A divisa in undici gironi su base geografica, tre nella sola Lombardia.
Il problema è che per Bergamo c’è un posto solo e per dirimere la questione, la bianconera Atalanta e la biancoazzurra Bergamasca devono disputare uno spareggio, non a Bergamo, come sarebbe logico pensare, ma addirittura a Brescia (bella location).
Si gioca sul campo di Via Milano, calcio d’inizio alle 14.20, l’Atalanta è in campo in maglia bianconera a strisce molto sottili ma non tutti i giocatori hanno la maglia uguale: infatti, De Leidi e Bianchi (i due terzini) ne indossano una con strisce bianconere molto più larghe, Bergamasca invece in maglia bianca con bordi azzurri, l’arbitro è come di consueto un giocatore di una terza squadra, in questo caso dell’Inter.
Il pronostico sembra favorire la Bergamasca ma l’Atalanta si difende bene ed è salvata anche dai pali, poi colpisce in velocità due volte con Tirabassi e Moretti segnando il futuro destino: saremo l’unica Dea del calcio e meno male, volete mettere con una Bergamasca che poi sarebbe stata come una comunissima Fiorentina o Udinese o Triestina?
Il vittorioso ritorno a Bergamo è purtroppo funestato da un incidente automobilistico del quale rimane vittima il portiere di riserva Balzarini: causa “l’alta” velocità, l’auto si capovolge in una discesa appena dopo Palazzolo ed anche le due ruote anteriori a terra non aiutano.
Vi sono diversi feriti tra i giocatori, c’è anche da rilevare che a bordo dell’auto sono addirittura in NOVE tra cui un ragazzo e una donna.
La stampa locale il giorno seguente dedica ampio spazio all’incidente stradale diffondendosi in descrizioni delle operazioni di soccorso affidate a un’autopompa dei Vigili del Fuoco di Bergamo, unico mezzo disponibile per l’intervento immediato.
Il fatto sportivo è citato nelle prime righe dell’articolo, dove, chi legge, si può legittimamente chiedere per quale curioso motivo due squadre cittadine si siano recate a giocare tra loro a Brescia poiché è citato il risultato finale MA non lo scopo della partita.
Assolutamente surreale comunque la chiosa finale: la comitiva bergamasca è descritta di ottimo umore perché l’Atalanta ha vinto… contro la Bergamasca.
L’Atalanta partecipa quindi alla Prima Categoria e la Bergamasca alla Seconda categoria anche se ormai la fusione pare inevitabile: nel frattempo l’Atalanta disputa il Girone B che è dominato dal Milan seguito dall’Enotria Goliardo, altra squadra di Milano, che ci batterà in casa alla terzultima giornata sorpassandoci; più che il terzo posto a Bergamo tiene però banco l’imminente fusione che, dopo numerosi contrasti, riunioni e… sbattimenti di porte arriva finalmente a Pasqua del 1920.
Nell’uovo c’è la neonata Atalanta e Bergamasca di Ginnastica e Scherma Sezione Calcio.
Il nome fortunatamente viene nel tempo semplificato in Atalanta Bergamasca Calcio, la nostra A.B.C. insomma, e arriva finalmente il nerazzurro ottenuto eliminando il colore bianco comune alle due maglie e tenendo il nero atalantino e l’azzurro bergamasco anche se per il momento la maglia è divisa verticalmente in metà nera e metà azzurra e non ancora a strisce.
E’ finita la preistoria e comincia la storia, solo noi siamo e sempre saremo di una Dea seguaci.