Atalanta-Fiorentina 2-0

Stadio Azzurri d’Italia
29 aprile 2012
35a Serie A 11/12

E il -6 ve lo potete ficcare dove diciamo noi…
La lunga rincorsa nerazzurra si è quasi compiuta, i sei punti di penalizzazione sono stati abbondantemente recuperati e sette giorni prima battendo il Chievo con un gran gol di Moralez è stata in sostanza conseguita la salvezza: manca tuttavia ancora il sigillo della matematica e, nella seconda partita casalinga consecutiva, arriva a Bergamo una Fiorentina che ha due punti meno di noi (sul campo sarebbero otto).
Tutti pensano a un pareggio che vorrebbe dire salvezza in pratica certa per entrambe, ma l’Atalanta vuole siglare questa splendida impresa con una vittoria.
Nell’anticipo di mezzogiorno il Genoa ha perso a Bologna e se il Lecce non batte il Parma in casa noi, vincendo, festeggiamo la salvezza aritmetica con tre giornate di anticipo e contro ogni previsione.
Partiamo subito forte e dopo dieci minuti un bel cross da destra di Bellini trova immobile la difesa viola, Denis si stacca al momento giusto e infila di testa il sedicesimo gol del suo incredibile campionato: la reazione viola non spaventa Consigli che deve intervenire solo su due tentativi da lontano di Jovetic, ordinaria amministrazione.
Il secondo tempo è molto più vivace, subito Denis di testa impegna Neto e al sesto minuto arriva il gol della sicurezza.
Jack vince un rimpallo e mette Denis solo davanti al portiere leggermente spostato sulla sinistra, il mancino del bomber è respinto di piede da Neto, la palla arriva a Maxi che tira dal limite, la sfera inizia un flipper fra tre difensori e arriva ancora a Bonaventura che è bravissimo a girarsi in un lampo e infilare imparabilmente l’estremo difensore viola.
Grande esultanza sotto la Nord e ormai l’Atalanta dilaga, passano altri quattro minuti ed è ancora Jack a lanciare in contropiede Maxi che arriva ancora solo davanti a Neto e lo batte con un delizioso pallonetto di piatto sinistro, non è il 3-0 perché sulla linea salva Nastasic.
A metà tempo la netta superiorità atalantina rischia di essere incrinata da un’errata decisione arbitrale, Doveri vede una trattenuta di Raimondi sul giovane Acosty e fischia la massima punizione ma ci pensa Consigli a far proseguire la festa volando a bloccare in due tempi sulla propria destra il tiro di Jovetic.
Grande esultanza e addirittura l’estremo difensore nerazzurro è celebrato dallo speaker come si fa di solito con il marcatore (ha parato il rigore Andrea… Consigli !).
Ormai la Fiorentina non ha più la forza di provare la rimonta e anzi è il subentrato Ferreira Pinto ad andare vicino al terzo gol con un bolide respinto con i pugni da Neto.
Arriva così il fischio finale, tutta la panchina nerazzurra entra in campo a festeggiare insieme allo staff dirigenziale, Spagnolo, Marino e il presidente Percassi che è pure commosso.
Sì perché nel frattempo il Lecce ha perso in casa e la salvezza è diventata aritmetica: un’impresa incredibile iniziata tra lo scetticismo di tanti e con un persistente attacco mediatico che è stato però beffato da un grande gruppo.
Nonostante due infortuni al crociato (Capelli e Marilungo), Padoin che a gennaio è andato alla Juve, Masiello che sempre a gennaio ha terminato la propria stagione per problemi personali, il gruppo, guidato in modo perfetto da mister Colantuono, ci ha portati a godere per una salvezza in condizioni difficilissime.
E non solo, per il record di punti sul campo, cinquantadue (battuto poi a ripetizione dal Gasp ma è un’altra storia), e soprattutto per aver potuto urlare a tutta l’Italia… e il -6 ve lo potete ficcare dove diciamo noi!

German Denis sedici gol nella Serie A 11/12
Giacomo Bonaventura due gol nella Serie A 11/12