Atalanta-Milan 1-1
Stadio Comunale
23 gennaio 1949
22a Serie A 48/49
In un momento di forte polemica a Bergamo tra i due giornali cittadini (uno è sempre quello, l’altro il Giornale del Popolo) in un’epoca nella quale l’allenatore in carica Fiorentini e il Segretario Provinciale del Coni Mayer duellano pubblicamente a colpi di lunghissime lettere sui due quotidiani scambiandosi accuse sulla costruzione e gestione della squadra è normale che ogni questione tecnica e di mercato sia di pubblico dominio, chi ha voluto tenere e vendere quel tale giocatore e perché, oggi ovviamente del tutto inconcepibile.
Intanto pareggiamo con il Milan che riesce a segnare solo a quattro minuti dal termine e un gol perdipiù irregolare ma l’arbitro “non sente ragione” citiamo testualmente “Il calcio illustrato” praticamente la Bibbia del tifoso d’epoca.
I rossoneri arrivano con al seguito una ventina di “panciuti” bus e numerose auto private, le occasioni migliori sono forse nostre nel primo tempo che tuttavia sta per concludersi in parità quando il futuro atalantino Annovazzi (ma altre fonti citano Tognon) fa una tremenda vaccata, lascia la palla praticamente incustodita a pochi passi dalla propria porta fidando nel portiere che a sua volta si aspettava il passaggio indietro, arriva Astorri che la butta dentro ringraziando.
Nella ripresa attacca il Milan ma siamo noi i più pericolosi, i rossoneri si salvano sulla linea e poi grazie alla traversa e a quattro dal termine arriva il pari chiaramente irregolare, in uscita Casari è ostacolato, l’arbitro non fischia e un milanista può segnare da due passi, proteste ma il direttore di gara convalida.
Finisce pari, in tribuna c’è il futuro centravanti rossonero Nordhal appena arrivato, curiosamente pochi giorni dopo noi prenderemo il fratello Bertil, difensore, i due saranno protagonisti negli anni futuri di duelli da un lato molto leali dall’altro di una durezza incredibile.