Atalanta-Milan 3-2
Caccia 70′
Nappi 88′
Nappi 91′
Stadio Azzurri d’Italia
2 dicembre 1999
Coppa Italia 99/00
Ottavi di finale
Partita di andata
Nippo Nappi li ha tirati matti.
Una delle rimonte più esaltanti della nostra storia avviene in una fredda serata dicembrina, in un banale turno di Coppa Italia: siamo agli ottavi di finale, dopo aver superato agevolmente il girone eliminatorio abbiamo eliminato in doppio incontro il Torino, compagine di categoria superiore poiché noi militiamo temporaneamente in Serie B mentre i granata giocano nella massima serie.
Ora ci tocca il Milan campione d’Italia e ovviamente il passaggio del turno è ritenuto assolutamente impossibile anche perché i rossoneri pur schierando alcune riserve presentano il trio d’attacco Leonardo Shevchenko Weah, nemmeno noi siamo nella formazione titolare al centro della difesa gioca ad esempio il giovane Zini e rimangono in panchina inizialmente Cristian Zenoni, Pinardi e Nappi.
Davanti a ventimila spettatori il nostro inizio è un po’ timoroso e il Milan ne approfitta per passare vantaggio dopo un quarto d’ora con Sheva che taglia alle spalle della difesa sul filo del fuorigioco; l’ucraino forse ritenendo partita e passaggio del turno già decisi non esulta nemmeno, ne riparleremo a fine partita.
Forse sbloccati dal gol subito, iniziamo giocare e il Milan è costretto sempre più ad arretrare il proprio raggio d’azione fino a subire un vero e proprio assedio.
Anche la ripresa inizia con lo stesso andazzo, nell’Atalanta entrano Cristian Zenoni e Nappi e, mentre il pareggio sembra sempre più vicino, arriva il secondo gol rossonero, è un contropiede sulla sinistra del futuro atalantino De Ascentis, cross sul quale Weah da pochi passi riesce a mandare sul palo, la palla è rimessa al centro e Leonardo da due metri non può sbagliare per uno 0-2 conforme al pronostico iniziale ma assurdo visto quanto stava accadendo in campo.
A questo punto però ci arrabbiamo sul serio e dopo soli quattro minuti è Caccia ad avviare la rimonta.
L’attaccante napoletano entra in area sul lato destro e serve Zauri che si trova proprio sulla linea di fondo con alle spalle un difensore, il giovane abruzzese restituisce palla con un grande colpo di tacco al centravanti che dal vertice dell’area piccola infila l’incrocio opposto con un fantastico esterno destro andando poi esultare sotto la Nord che comincia a fiutare l’impresa.
La coppia centrale di centrocampo atalantina è composta da due diciottenni, Donati e Pinardi, che però dominano il confronto, il Milan scricchiola sempre di più e Zaccheroni é addirittura costretto a inserire Maldini per cercare di tamponare l’emorragia.
Il difensore della Nazionale non è però sufficiente a evitare che la magia si compia: quando mancano ormai solo quattro minuti al termine, è Zauri sulla sinistra a inventare una palla filtrante per l’accorrente Nappi che inseguito dal difensore tira rasoterra sul primo palo, Rossi respinge a mano aperta con una prodezza, ma ancora Nippo va a riprendersi la ribattuta infilando con uno strettissimo diagonale tra palo e portiere per l’incredibile 2-2.
L’impresa a questo punto pare compiuta ma la Dea non ha intenzione di fermarsi, quando manca ormai un solo minuto al termine altra palla filtrante, questa volta sulla destra, sempre per il biondo folletto atalantino che, sfruttando forse anche uno strano rimbalzo sul terreno di gioco non in perfette condizioni, tira al volo infilando incredibilmente l’incrocio opposto in modo imprendibile per un 3-2 che manda letteralmente in delirio la Nord e pure tutto il resto dello stadio.
Finisce così una rimonta incredibile, del resto un mese prima a Istanbul con il Galatasaray e anni dopo, incredibilmente ancora a Istanbul ma in finale di Champions League con il Liverpool, il Milan farà di peggio facendosi rimontare tre gol, questa volta la rimonta è addirittura opera di una squadra di categoria (momentaneamente) inferiore e quindi il tutto è molto più divertente.
Il turno poi sarà passato ovviamente dal Milan che nella partita di ritorno a San Siro (che invaderemo, essendo forse più dei milanisti) schiererà la formazione titolare al completo mentre noi giocheremo, se possibile, con ancor meno titolari dell’andata ritenendo più che sufficiente l’assolutamente goduriosa e magica partita di Bergamo, una rimonta che rimarrà nella nostra storia e nella memoria di chi l’ha vissuta in prima persona.