Atalanta-Roma 2-2 (poi 0-2 a tavolino)

Stadio Comunale
19 gennaio 1969
14a Serie A 68/69

Una delle partite svolta (in negativo) che ci condannano alla retrocessione, non ci danno un rigore pazzesco, lo stadio ribolle, c’è una “terribile” invasione di campo, cioè due signori in giacca e cravatta che scuotono la rete poi la scavalcano, accorrono le forze dell’ordine e i due non riescono più a riscavalcare e vengono portati fuori dagli spogliatoi.

Manca un quarto d’ora al termine e stiamo perdendo per 2-1 dopo che Clerici ci aveva portati in vantaggio a metà primo tempo, l’invasione dei due signori eleganti è stata causata dall’espulsione di Pelagalli ma tutta la direzione di gara è stata abbastanza incredibile, ho qualche ricordo anche della radiocronaca.

Passano otto minuti e stavolta l’invasione è più seria, sono in tanti a scuotere la rete della Nord e a sfondare il cancello, accorrono i giocatori atalantini e convincono gli invasori a rientrare.

La stampa romana la prende pacatamente, senza esasperare la situazione

A due minuti dal termine pareggiamo con Dell’Angelo, al novantesimo spaccato l’arbitro fischia la fine, negli spogliatoi rassicura tutti che la gara si è chiusa regolarmente ma mente, il Giudice Sportivo ci darà partita persa.

In tribuna e fuori dallo stadio è caccia all’arbitro, viene perquisito perfino il pullman dell’Atalanta (che esce vuoto) per controllare se non ci sia nascosto il direttore di gara.

Il bus romanista viene preso a sassate, rischia pure l’auto della Rai ma viene salvata, l’arbitro viene portato fuori un’ora dopo dal capo dei vigili, portato a Verdello e caricato sul treno del ritorno.

Altra pacata didascalia dove si vede un elegante tifoso vicino alla rete di recinzione, tutto davvero molto drammatico

In tribuna si incazza pure Gimondi ospite e premiato dall’Atalanta, si incazza tutta Bergamo per una direzione di gara che ha provocato un casino allucinante e che preluderà alla squalifica del campo dopo un’altra partita molto contestata contro la Fiorentina (ne parleremo tra tre settimane).