Atalanta-Torino 1-0

C’è un bellissimo sole che illumina la nostra grande vittoria

Stadio Comunale
21 dicembre 1947
13a Serie A 47/48

Quinto posto battendo (ancora) il Grande Torino.
Una stagione semplicemente magica quella del 1947/1948: ci regala il terzo miglior risultato in assoluto della nostra pluricentenaria storia (battuto solo, ma più volte, dopo settanta anni dall’Atalanta del Gasp ), il quinto posto (su ventuno squadre).
Arriviamo a cinque punti dal terzetto Milan, Juventus e Triestina che arriva secondo staccatissimo dal Torino, che, come nei precedenti tre campionati, stravince con sedici punti di vantaggio (quindi con ventuno su di noi).

Siamo in prima pagina con una foto, evento molto raro all’epoca

É ovviamente il Grande Torino di Valentino Mazzola, Loik Gabetto e Menti che interromperà tragicamente la propria leggenda due anni dopo a Superga, una leggenda che tuttora lo accompagna come dominatore assoluto del campionato per cinque anni, nella stagione 1947/1948 è forse nella sua versione più forte.

A Bergamo per la partita c’è pure il famoso disegnatore Silva che per “Il calcio illustrato” segue la partita di cartello della giornata, ulteriore segnale dell’importanza della partita

Insomma è una squadra forte, fortissima, probabilmente la più forte squadra di club d’Europa, ma anche le grandissime squadre hanno una bestia nera, in questo caso c’è anche dell’azzurro, insomma siamo noi.
A Bergamo i granata erano già caduti nella stagione 1942/1943 battuti da un gol di Cassani, nella stagione 1945/1946, ancora per 1-0 con gol di Del Medico e cadranno ancora nella stagione 1948/1949 nella loro ultima apparizione al Comunale con uno spettacolare 3-2 nel quale alle reti di Grezar e di Mazzola si contrapporranno la doppietta di Miglioli e il gol di Mari.


La vittoria nel 1947/1948, a suggello della nostra storica stagione, arriva poco prima di Natale e, su un campo cosparso di segatura, davanti a quindicimila spettatori (uno sopra l’altro si presume perché la capienza massima è dodicimila), il regalo lo fa Salvi, detto “Cinesino”, che batte Bacigalupo con un potente tiro a fil di palo nel primo tempo dopo una grande finta di Busnelli che lo libera poco fuori area.

Anche se poi all’interno alla partita è dedicata mezza pagina (a malapena) con due foto

In tribuna c’è il Milan al completo che osserva il turno di riposo e ovviamente tifa per noi ma “nonostante” questo l’Atalanta resiste all’assedio grazie ad almeno tre prodezze di Bepi Casari su Loik, Mazzola e Menti, anche Fabbri è pericoloso in contropiede e si reclamano almeno un paio di rigori per parte.
Finisce la partita in un tripudio di applausi, la Dea ha fatto davvero un grande regalo di Natale ai propri seguaci e proseguirà per tutto il campionato arrivando allo storico quinto posto.

Il giorno dopo Tuttosport titola “A Bergamo scaccomatto al Toro-nazionale”, eh sì il Torino è in pratica anche la Nazionale arrivando a fornire in occasione di un incontro con l’Ungheria dieci undicesimi degli azzurri completati dal portiere juventino Sentimenti IV.
Quest’anno però l’Atalanta è in grado di battere anche la Nazionale, siamo una squadra non spettacolare ma solidissima, con quarantuno gol subiti chiudiamo come terza difesa del campionato, e davanti siamo in grado di pungere con i nove gol del centravanti Astorri e gli otto della velocissima aletta Fabbri che diventerà poi C.T. della Nazionale andando a sbattere contro la Corea nei mondiali inglesi del 1966.

Arnaldo Salvi due gol nella Serie A 47/48