Amedeo Baldizzone

Amedeo Baldizzone un ragazzo veramente sfortunato sia nella carriera che purtroppo poi nella vita


Cresce nel nostro vivaio, nella stagione 77/78 è nella rosa della squadra Primavera insieme a Filisetti a Bonomi a Zambetti anche se Amedeo è più giovane di tutti loro di un anno ma era un talento naturale.
Ragazzo molto fisicato ma tecnico e pure abbastanza veloce avrebbe potuto diventare davvero un grande difensore ma purtroppo, dopo aver esordito in Serie A nella sconfitta casalinga con l’Inter fa l’unica altra presenza in un’Atalanta decimata che deve andare sul campo della Juventus, viene messo a marcare Virdis che ne fa tre ma la lotta è impari.
Il primo ricordo personale di lui è però precedente e curioso, e si riferisce al finale della stagione 76/77: la domenica precedente alla prima partita di spareggio l’Atalanta fa l’ultimo allenamento allo stadio, si gioca di mattina e l’ingresso è libero, partita undici contro undici, nerazzurri contro arancioni e per arrivare a 22 vengono chiamati alcuni ragazzi della Primavera, ebbene a soli diciassette anni tra questi c’è il giovanissimo Baldizzone che però il giorno dopo, con la sua solita sfortuna, viene chiamato Baldicione dall’Eco.

Ecco la prova fa freschetto per essere fine giugno, me lo ricordo bene, e poi pioviggina

L’esordio in Serie A quando manca un mese a compiere i diciannove anni in un’Atalanta rimaneggiatissima che sta disperatamente lottando per la salvezza è comunque da ricordare, deve marcare nientemeno che Altobelli e lo frena senza problemi, le pagelle il giorno dopo sono positive.

La domenica successiva deve giocare ancora titolare a Torino ma contro Virdis non è facile e viene sostituito nell’intervallo da Scala quando siamo sotto di due gol.
Nella stagione 79/80 viene mandato a giocare al Forlì in Serie C1 dove è titolare indiscusso, viene riportato a Bergamo per giocare da titolare la Serie B 80/81, stagione orribile che finisce con la retrocessione in Serie C1 ma non certo per colpa sua che infatti viene acquistato dal Cagliari che gioca in Serie A.
Inizia da titolare ma viene fermato dal gravissimo infortunio al ginocchio che ne comprometterà la carriera, tenta altri tre interventi chirurgici per tornare ai propri livelli, va al Piacenza nella stagione 83/84 in C1 ma non riesce mai a giocare in pratica la sua ultima partita da professionista è quella del maledetto infortunio, Como-Cagliari della Serie A 81/82, nona giornata, infatti ha nove presenze in questa stagione, era titolare fisso.
Allena in provincia di Bergamo formazione dilettantistiche e poi apre una pizzeria italiana in Spagna, “Porta Nuova” il ricordo di Bergamo c’è sempre.
Grazie di tutto Amedeo Baldizzone.

La sua sfortuna fa si che indossi la maglia nerazzurra in due stagioni terminate con una retrocessione, 78/79 dalla A alla B e 80/81 dalla B alla C1.

Amedeo Baldizzone nato a Genova il 2 maggio 1960 e morto a Barcellona il 13 dicembre 2020, 42 presenze con l’Atalanta.