Eugenio Perico (seconda parte)

Nel mercato di ottobre 1981 Perico torna a Bergamo, ha 30 anni e fa un doppio salto all’indietro, noi siamo nella nostra unica stagione di Serie C1 e l’Ascoli è in Serie A.
Fa il proprio esordio assoluto in maglia nerazzurra (non avendoci mai giocato a livello di prima squadra negli anni settanta) il primo novembre 1981 nel 2-0 al Sant’Angelo Lodigiano.
Noi torniamo in Serie B e Perico gioca sedici partite tra campionato e Coppa Italia di Serie C dove fa proprio la chioccia dei tanti giovani impiegati, primo fra tutti Donadoni che diverrà suo prediletto pupillo.
Nella successiva stagione di Serie B Perico è titolare fisso, fa il centrocampista ma anche il libero, gioca 34 partite su 38 portandoci a una tranquilla salvezza.
Stagione successiva 83/84, stesse presenze praticamente, 31 su 38 e arriva la promozione in Serie A, in tre anni Perico è tornato da dove era partito nell’ottobre 1981 riportandoci la squadra nella quale è cresciuto.
Stagione 84/85, più invecchia e più migliora, gioca 27 partite su 30 e stavolta segna pure, due gol non qualsiasi.
Il primo nel girone di agosto in Coppa Italia, un suo assurdo tiro da trenta metri e una rovesciata di Gentile pareggiano la Juventus in uno spettacolare 2-2.

https://youtu.be/859fn3sfLP8

Il gol in campionato arriva all’ultima partita casalinga, nel pareggio che consacra il Verona campione d’Italia, Perico segna in tuffo di testa su cross dell’amico Donadoni.
https://youtu.be/zrhAaepNe_Y

Stagione successiva ancora Serie A, ancora salvezza tranquilla, Perico ancora titolarissimo, 29 presenze su 30 partite, ormai da tre stagioni il libero è Soldà Perico fa il mediano.
Ultima stagione in nerazzurro 86/87, poche presenze, solo 11 e brutta retrocessione, l’ultima presenza di Perico è comunque una vittoria casalinga, 1-0 al Verona nel marzo 1987.
Perico si ritira a 36 anni ed entra nel settore giovanile della Dea dove si fa valere pure come mister, vince quattro scudetti con i Giovanissimi, 01/02, 03/04, 04/05, 07/08.
Anche il figlio di Eugenio, Gabriele, cresce nel vivaio nerazzurro, anche lui va in prestito ma non esordirà mai in prima squadra, ora pure lui ha terminato la carriera.
Perico è stato un giocatore molto continuo, umile ma molto bravo tatticamente, grande corsa e grande volontà nonchè un esempio per compagni prima e giovani allievi dopo.
Grazie di tutto Eugenio Perico.

Uno dei due gol segnati è al Verona nel pareggio che laurea i veneti campioni d’Italia.

Eugenio Perico nato a Curno il 15 ottobre 1951 e morto a Bergamo il 17 dicembre 2025, 173 presenze e 2 gol con l’Atalanta.