Giuliano Musiello
Nasce in Friuli, gioca nel Cervignano squadra dilettantistica ma a soli sedici anni viene acquistato dalla Spal dove esordisce in Serie C nella stagione 70/71 a diciassette anni segnando anche due gol.
Si conferma nella stagione successiva con sei gol in diciassette presenze e viene notato dall’Atalanta che l’acquista nell’estate del 1972.
Esordisce in maglia nerazzurra in Coppa Italia all’Olimpico contro i giallorossi (sua futura squadra) entrando al 68′ in sostituzione di Pirola, la partita finisce 0-0, è il 27 agosto 1972.
L’esordio in campionato invece è tre mesi dopo, il 12 novembre 1972, abbiamo fatto tre punti in cinque partite con tre 0-0, abbiamo segnato tre gol ma tutti a San Siro con il Milan nella famosa partita (quindi assolutamente inutili) e non abbiamo quindi ancora vinto.
Musiello ha comunque diciotto anni ma è molto prestante e coraggioso, certo è molto discontinuo ma si attribuisce il tutto alla giovane età come può esser naturale.
Musiello tiene la titolarità della maglia numero nove per quasi tutto il campionato segnando però solo altri due gol, uno in campionato il 18 febbraio 1973 a Verona nel pareggio con i gialloblu e l’altro in Coppa Italia, nel girone di semifinale che giochiamo tra maggio e giugno, nella vittoria di Napoli, 0-2.
E’ un campionato che pare portare a una serena salvezza, a tre giornate dalla fine abbiamo cinque punti di vantaggio sulla terzultima, con i due punti è un margine abissale ma non matematico, invece finisce male e retrocediamo.
Dopo il campionato si deve giocare il girone di Coppa Italia, siamo con Milan che lo vincerà Napoli e Cagliari, Musiello segna il 3 giugno 1973 a Napoli il secondo gol della nostra vittoria, 0-2.
Dopo la retrocessione cediamo Musiello alla Juventus, la stagione 73/74 però per lui è negativa, non gioca un solo minuto in campionato e colleziona solo cinque presenze con un gol in Coppa Italia.
Nell’estate del 1974 noi cediamo Scirea alla Juventus con una valutazione clamorosa di un miliardo di lire, in cambio arrivano a Bergamo Marchetti definitivo più le comproprietà di Mastropasqua e Musiello più 400 milioni.
Nella stagione 74/75 Musiello è il centravanti titolare, gioca trentadue partite in campionato e tre in Coppa Italia segnando sei gol in Serie B.
Alla seconda giornata pareggia a Palermo, 1-1.
Alla quinta sblocca il risultato nel 2-0 al Brindisi
Dopo un digiuno di tre mesi, dal 27 ottobre 1974 al 19 gennaio 1975, Musiello sblocca ancora la partita, il 3-1 al Foggia.
Passano quindici giorni e Musiello segna il gol decisivo contro la Sambenedettese, 1-0.
Ancora un gol decisivo il 6 aprile 1975 ad Arezzo, 1-1.
Il sesto e ultimo gol di Musiello ancora decisivo, il secondo gol del 2-1 alla capolista Perugia.
Musiello inizia in nerazzurro anche la stagione 75/76, gioca le prime tre partite del girone di Coppa Italia senza segnare e poi, nel mercato di ottobre, viene ceduto all’Avellino dove vince la classifica marcatori della serie cadetta con diciotto gol.
Vicendo la classifica marcatori della Serie B Musiello si fa notare e l’acquista la Roma, due stagioni con dieci gol in totale realizzati.
Poi inizia a girare varie squadre tra bassa Serie A e alta Serie B, Genoa, Verona e Foggia, poi scende di categoria con l’avanzare dell’età, Novara in C2, Ravenna in Interregionale, Cuneo e Savona dove chiude la carriera nella stagione 86/87.
Musiello era chiamato Musiello II in quanto suo fratello maggiore, Mario, giocava contemporaneamente a lui a livello professionistico, Catanzaro e Modena le squadre più note.
Mario Musiello è scomparso nel 2010.
Grazie di tutto Giuliano Musiello.
All’esordio in Serie A segna il gol decisivo della nostra prima vittoria nella Serie A 72/73, 1-0 al Torino il 12 novembre 1972.
Anche i suoi sei gol nella stagione 74/75 hanno la caratteristica di esser quasi tutti decisivi.
Giuliano Musiello nato a Torviscosa il12 gennaio 1954 e morto a Saluzzo il 23 gennaio 2024, 67 presenze e 9 gol con l’Atalanta.