La Crociata (nasce il tifo organizzato atalantino)

Lo Stadium della Clementina, qui nasce “La Crociata”

Si festeggeranno il 12 dicembre 2021 i cinquanta anni del primo gruppo organizzato della Curva Nord, i Commandos.
In effetti però il primo gruppo organizzato di tifosi atalantini è nato molto prima, quasi cento anni fa, addirittura in un altro stadio, siamo ancora allo Stadium della Clementina e corre l’anno 1927.
Corre pure l’Atalanta che, proprio in questa stagione 27/28, vince, anzi domina, il proprio girone di Prima Divisione, è promossa in Divisione Nazionale (la Serie A dell’epoca, non è ricordata come la prima promozione nella massima serie in quanto non siamo ancora al girone unico) e, superando le altre finaliste, (Bari Biellese e, nella finale, la Pistoiese) vince lo scudetto di Prima Divisione, Campioni d’Italia seppur di seconda serie.
Conosciamo i fondatori di questo gruppo di “ultras” dell’epoca, il capo/presidente è Bruno Anzalone poi ci sono Giuseppe Ajolfi, Pesenti, Blum, c’è pure un professore, Bellavita, i fratelli Giacomini e il peso massimo, il vero personaggio, il portabandiera Berto Fenaroli.
Peso massimo non è un modo di dire, il Berto pesa oltre 100 kg ed è l’indiscusso portabandiera del gruppo, nel senso che quando si parte dal centro città per andare all’Atalanta nessuno osa mettere in dubbio il suo famoso “il bandierone lo porto io” (in bergamasco però) e lo porta davvero, oltre che allo Stadium su e giù per il Sentierone prima e dopo la partita.
I “crociati” urlano, urlano così tanto che il capitano Poggia a nome della squadra chiede di farlo paradossalmente meno perché i giocatori ne sono disturbati.
Ormai si va pure in trasferta, non ci sono proprio scontri ultras, questo no, ma due anni prima, nel 1925, per Atalanta-Como sono volate bastonate, gli atalantini cercano i comaschi in tribuna allo Stadium dopo la rissa scoppiata in campo tra i giocatori, finisce con la sconfitta a tavolino e il campo squalificato.
A Como l’anno dopo i numerosi atalantini si trovano le gomme delle auto tagliate, cosa non bella oggi come allora ma nel 1926 probabilmente dagli effetti ancora meno piacevoli.
Non mancano nemmeno polemiche e discussioni con altri tifosi atalantini, in questo caso definiti spregiativamente “soloni” (tra i quali c’è curiosamente un futuro dirigente atalantino, Clemente Mayer) insomma quelli che avevano sempre qualcosa da criticare, per i “crociati” e specie per il massiccio Berto Fenaroli, l’Atalanta non si discute ma si ama.
Ora come allora, di padre (anzi di nonno) in nipote la Nord la pensa ancora così.