Loghi seconda parte 1945-1959
Nell’immediato dopoguerra poco cambia riguardo il logo, il Bar Anselmo offre per la stagione 46/47 questo calendario delle partite, il simbolo però è un pallone d’epoca su sfondo nerazzurro, tutto molto bello ma loghi nulla.

Nel 1947 secondo la Motta il logo è quello che vedete, sono altri tempi e ciascuno inventa un pò quello che vuole, peraltro non è brutto anzi.

Il logo ufficiale riportato su questa cartolina del 1948 è sempre quello anteguerra ma non è da escludere che venga usato materiale vecchio, all’epoca la questione del logo non è certo oggetto di attenzioni e precisazioni come oggi.

D’altra parte è anche un’epoca in cui, ad esempio, una raccolta di figurine (non ancora le Panini ma manca poco all’inizio della loro dinastia) per la stagione 56/57 decide che il nostro logo è quello che vedete, discutibile soprattutto perché ha un immaginifico 1903 che campeggia nel mezzo.

Qui è tutto molto chiaro, siamo nel 1957, si festeggia il cinquantenario dell’Atalanta, la medaglietta ricordo porta un logo, ancora diverso.
Visto che la medaglietta proviene dalla società stessa è logico prendere per ufficiale (per quanto può esserlo a fine anni cinquanta) il logo, nerazzurro da un lato con la Dea che corre dall’altro.

Peraltro, sempre nel 1957, la bionda Dea che corre, snella e veloce, è rappresentata in questa cartolina da una ragazzotta bruna con notevoli polpacci, è un altro mondo, ciascuno fa un pò quello che vuole, siamo lontanissimi da diritti di immagine e loghi ufficiali (anche se almeno quello la società ce l’avrà, il difficile è stabilire quale sia).

In questa decalcomania c’è una Dea bionda ma più che altro pin-up, non fa testo perché fa parte di una serie dedicata a tutte le squadre della massima serie, immagini uguali per tutte cambiano solo maglia logo e colori; certo nel nostro caso ha qualche somiglianza con la rappresentazione che ne viene fatta di solito.

Questa versione della Dea è più o meno una via di mezzo delle altre due, bionda e con capelli lunghi, ma decisamente ragazzotta, pure provocante, il logo, poverino, si nota meno, c’è la Dea bionda ma disegnata veramente male, compare anche un pallone che si solito non c’è.

