Zaccaria Cometti

Zaccaria Cometti è stato, semplicemente, il “mio” primo portiere dell’Atalanta cioè IL portiere la formazione per me ovviamente non poteva che iniziare con “Cometti”.


Ricordo perfettamente quando mio padre un giorno mi disse che Cometti fuori dallo stadio gli aveva chiesto l’ora….era un evento incredibile per un bambino atalantino di sei anni (degli anni sessanta eh… oggi sono mooolto più svegli), fino a quel momento i giocatori dell’Atalanta esistevano ovviamente solo come figurina dell’album e poi, tutti insieme, come squadra nei due minuti di immagini in bianco e nero della domenica sera e sul giornale. Il fatto che esistessero anche singolarmente, avessero una loro vita propria e comunicassero con gli altri esseri umani comuni, addirittura con mio padre, fu una rivelazione.
Zaccaria è anche naturalmente nella fotografia che fa da copertina alla pagina con gli autografi di tutti (si lo storico medico dell’Atalanta Dott.Benvenuto era anche il nostro medico di base, allora si diceva di famiglia, me lo ricordo era piccolino e pelato molto simpatico) è la foto scattata prima di Atalanta-Varese 4-0 del 67/68, 22 ottobre 1967.
Durante la visita a Papa Giovanni XXIII, il 14 dicembre 1959, Zaccaria parla in dialetto con il Papa quando il pontefice viene a sapere che è di Romano.
Cometti cresce nel vivaio, giocherà solo con la nostra maglia dall’esordio nel 57/58 all’ultimo campionato 69/70.
Gli unici due campionati con altra maglia sono gli ultimi due della propria carriera al Trento in Serie C, il 70/71 e il 71/72, ma Zaccaria ha già la garanzia di rientrare in società a fine carriera, inizierà dai giovani, poi allenatore in seconda e infine preparatore dei portieri.
Come preparatore dei portieri della prima squadra trova il suo posto, per un quarto di secolo tutti i numeri uno nerazzurri passano dalle sue mani (è proprio il caso di dirlo) dal 1975 al 1990
Nella seconda metà degli anni settanta si trova ad allenare il suo ex compagno Pizzaballa, di due anni più giovane.
La sua prima figurina Panini è del campionato 61/62 (prima foto) poi 62/63 (seconda foto, brutto colletto rosa) 63/64 (terza foto con la coccarda della Coppa Italia e colletto azzurro forse la foto migliore) nel 64/65 c’è solo la figurina di Pizzaballa, nel 65/66 la figurina come portiere di riserva c’è ma non si trova in rete, io l’ho ma non esce bene la foto, 66/67 portiere titolare (quarta foto con maglia grigia) 67/68 (quinta foto, molto bella la maglia, è anche la mia prima figurina) 68/69 (ultima foto).
I suoi campionati da titolare sono il 60/61 e 61/62 gioca praticamente sempre lui poi si alterna con Pizzaballa, quando Gigi se ne va, dal 66/67, torna titolare lui, l’anno successivo 67/68 si divide le presenze con Valsecchi,gioca qualche partita nel disgraziato 68/69 e finisce qui, l’anno successivo in B non gioca mai.
E’ anche lui un campione della Coppa Italia, gioca solo le prime due partite con Como e Catania comunque fondamentali per proseguire la corsa, poi gioca Pizzaballa anche se in campionato è Cometti a giocarne di più.
E’ difficile capire in questi anni chi sia il titolare, entrambi bergamaschi, entrambi bravi, Pizzaballa ha due anni in meno e forse ha più talento, Cometti è solido, roccioso, sicuro nelle uscite e non concede molto allo spettacolo.
Una delle sue migliori partite la disputa quando passiamo per la prima volta sul campo della Juventus e lui para tutto, sarà l’unico a non prendere gol al Comunale di Torino quell’anno contro i bianconeri di Sivori e Charles che stravinceranno lo scudetto.
Nelle due pagine di giornale il racconto di questa vittoria con un giovane Cometti che risponde con poche parole emozionate ai complimenti.

Chiudiamo con una curiosità interessante, le sue undici stagioni in nerazzurro si dividono in nove nella massima serie e due in B, ebbene nelle due di B, a inizio e a fine carriera, Cometti non ha mai messo piede in campo…lui era un portiere di Serie A, grazie di tutto Zaccaria hai scritto la nostra storia per mezzo secolo.

Zaccaria Cometti nato a Romano di Lombardia il 7 gennaio 1937 e morto a Romano di Lombardia il 2 aprile 2020, 211 presenze con l’Atalanta.