1949/1950 : Hansen e Soerensen, gli dei del Nord

Acquisti

AlbaniInter
AngeleriJuventus
CaprileJuventus
CergoliJuventus
GariboldiInter
Hansen K.Odense
MalinverniModena
SaccavinoSanremese
SoerensenOdense

Cessioni

AstorriNapoli
BertoliCremonese
CecconiLazio
CitterioLegnano
CominelliSpal
GremeseTorino
KorostelevReggina
LoschiPalazzolo
MariJuventus
MiglioliInter
OttinoSambenedettese
PapiniOlimpia Caravaggio
PersicoSambenedettese
ScudelerMestrina
ZuppetFine carriera
Karl Hansen
acquisto dall’Huddersfield Town
18 gol in 1 stagione

L’estate è caratterizzata da uno scudetto, quello della squadra Ragazzi, qui tutto il racconto in due parti https://www.atalantastory.com/campioni-ditalia-ragazzi/ e https://www.atalantastory.com/campioni-ditalia-ragazzi-2/.

Ci sono anche regole nuove a livello federale, ogni squadra potrà tesserare tre stranieri e da quattordici a sedici giocatori, vengono anche stabiliti massimi e minimi di ingaggio che variano a seconda del numero di abitanti della città della squadra, poi certo tutto questo in nero è superabilissimo.

Stefano Angeleri
acquisto dalla Juventus
2 gol in 11 stagioni

La prima operazione di mercato è la cessione di Miglioli all’Inter, in cambio arrivano dai milanesi il portiere Albani (rimarrà cinque anni, il primo da riserva di Casari e poi da titolare dopo la sua cessione) e il terzino Gariboldi (anche per lui quattro buone stagioni, è molto fisico e rimarrà a vivere nel bergamasco a fine carriera, lui milanese).

Emilio Caprile
acquisto dalla Juventus
16 gol in 2 stagioni

Cecconi torna alla Lazio, corre voce che al suo posto si prenda un cecoslovacco ma dopo alcuni provini viene scartato.
A metà luglio l’annuncio dell’acquisto di un danese, è il grande Karl Hansen pagato dodici milioni (per tre anni) all’Odense (anche se l’ultima stagione l’ha giocata in Inghilterra), è il capitano della nazionale danese ed è richiesto pure dal Barcellona ma sceglie l’Atalanta (cioè l’Italia),

Leschly Jorgen Soerensen
acquisto dall’Odense
52 gol in 4 stagioni

Karl Hansen sarà un vero e proprio crack, rimarrà un anno solo ovviamente andrà poi alla Juventus sistemandoci il bilancio.
Korestelev viene ceduto alla Reggiana, cambia anche l’allenatore, Carcano che ci aveva salvato viene ritenuto “un allenatore di ripiego” (grazie tante) e non gli viene rinnovato il contratto, arriva l’ex giocatore della Juventus e della nazionale Varglien.

Intanto l’Atalanta prepara un colpo che sarebbe epocale, tenta di portare in Italia addirittura il centravanti del River Plate Di Stefano che diverrà poi uno dei giocatori più forti del mondo vincendo tutto con il Real Madrid, l’argentino manda un cortese telegramma in sede dove fa presente di non voler lasciare ancora il Sudamerica.
Non è una scusa, al momento Di Stefano ha solo 23 anni, arriverà al Real Madrid solo quattro anni dopo diventando largamente il migliore al mondo nel periodo pre Pelè (e comunque considerato da molti allo stesso livello del brasiliano, Maradona, Messi), insomma siamo andati vicinissimi a un colpo spaziale.

Altro buon affare con la Juventus, cediamo il richiestissimo Mari ma in cambio torna Cergoli, ci danno in prestito Angeleri e Caprile oltre a un notevole conguaglio in denaro.
Cergoli aveva già fatto benissimo qui due anni prima, Angeleri che inizialmente non è entusiasta di venire diverrà una bandiera atalantina, è stato per tanti anni recordman per presenze superato solo recentemente da Bellini, dieci anni in nerazzurro per poi fare anche l’allenatore di giovanili e prima squadra.
Caprile esplode facendo quattordici gol, dopo due stagioni tornerà alla Juventus e giocherà pure in nazionale.

Insomma si sta costruendo un’Atalanta forte e spettacolare, probabilmente in tutta la nostra storia è quella più vicina a quella gasperiniana per modo di giocare.
Gremese va al Torino per contribuire alla rinascita dei granata dopo la tragedia di Superga (più o meno ogni squadra cede un giocatore a prezzo simbolico per questo) ma al suo posto prendiamo dal Modena Malinverni, mediano definito un duro, farà tre buone stagioni.
Lascia l’Atalanta dopo tanti anni Cominelli, ha 34 anni, andrà a fare la sua ultima stagione da giocatore-allenatore alla Spal in Serie B prima di dedicarsi al negozio di articoli sportivi già aperto a Bergamo.

Dalla Sanremese arriva una riserva, il centrocampista Saccavino, rimarrà tre anni subentrando al bisogno, dalle giovanili viene promosso il giovane Roncoli, al momento ha solo diciotto anni ma diverrà pure lui una bandiera e capitano, giocherà solo nell’Atalanta lasciando con una Coppa Italia in mano, stagione 62/63, quasi quindici anni dopo.
Si sfoltiscono anche le seconde linee, Bertoli va alla Cremonese, Persico come detto va alla Sambenedettese (insieme a Ottino) dove si stabilirà rimanendo poi come allenatore dei portieri lanciando Tacconi e Zenga, Scudeler va alla Mestrina.
Lasciano infine due giocatori che han dato tanto, il terzino Citterio al Legnano e l’attaccante Astorri al Napoli (che però è in Serie B).

L’amichevole è in copertina de “Il calcio illustrato” noi siamo in maglia bianca, nella foto Nordahl controlla l’olandese interista Wilkes

Comunque non è che ci si fermi, si punta ancora alla Danimarca, anzi ancora all’Odense, si prende pure l’altra mezzala, dopo Hansen Soerensen, ventisei anni quindi due anni più giovane del connazionale, nazionale pure lui, nonostante il ruolo è reduce da due vittorie consecutive nella classifica marcatori danese.
Lo paghiamo ancora meno, nove milioni per tre anni, ne rimarrà quattro facendo cinquantadue gol.Dopo tutti questi acquisti la società decide di aumentare leggermente i prezzi degli abbonamenti, Tribuna centrale numerata 20.000 lire, Laterale coperta 11.000, Gradinata 5.500; viene anche ripristinata la possibilità di diventare socio a poco prezzo, la cosiddetta “quota popolare”, 1000 lire il costo.

Il primo agosto c’è il raduno, ci sono tanti tifosi ad aspettare i giocatori, non esiste ancora la figura dell’addetto stampa ma la società fa trovare a tutti i giornalisti la lista completa della rosa, con tutti i dati e pure una scheda per il nuovo allenatore Varglien.
I due danesi in realtà non ci sono ancora, arriveranno solo a Ferragosto, la prima amichevole con loro due presenti è del 21 agosto ed è proprio una sgambata contro la squadra del “68° Reggimento di Fanteria Legnano” la squadra della caserma insomma.
Finisce 6-1 ma non è possibile dare ancora giudizi, la seconda amichevole è con la Cremonese, già più indicativa, vinciamo 3-2 ma dando sempre ottima impressione, si comincia già a capire che saremo una squadra zemaniana anche se all’epoca nessuno sa cosa potrebbe voler dire.

La domenica prima dell’inizio del campionato, 4 settembre, il livello delle amichevoli sbalza notevolmente, andiamo a Milano in casa Inter che presenta ai propri tifosi la squadra favorita per lo scudetto, San Siro, ancora a un solo piano, è pieno per l’occasione ma i nerazzurri che si fanno ammirare siamo solo noi, tra la generale incredulità dominiamo e passiamo 3-1.
La stampa nazionale presente in forze in tribuna stampa per scrivere dell’Inter favorita per lo scudetto scopre invece l’Atalanta, c’è grande attesa per il debutto a Bologna, anche se c’è ancora un problema da risolvere, tre giocatori non hanno ancora accettato le proposte economiche della società, è la consueta battaglia per il reingaggio che proseguirà fino a metà anni novanta quando scomparirà il vincolo con la legge Bosman, due sono giovani, Busnelli e Randon ma uno è il capitano Casari.

Fortunatamente tutto si risolve, prima di scendere in campo a Bologna tutti e tre firmano, Casari e Randon giocano pure, e la partita supera qualsiasi positiva attesa, schiantiamo i rossoblu a domicilio con lo storico 2-6, la definizione di squadra gasperiniana non è del tutto sballata, per l’epoca è “solo” una vittoria clamorosa, il campionato sarà molto buono, finiremo ottavi ma mollando un pò nel finale non essendoci nulla in ballo per chi arriva nei posti di rincalzo, faremo il record di gol segnati, (polverizzato poi solo recentemente dall’Atalanta gasperiniana vera) 66, prendendone però 60, cosa che impedirà di puntare veramente in alto.