Atalanta-Bologna 1-0
Stadio Brumana
17 gennaio 1943
16a Serie A 42/43
In piena seconda guerra mondiale battiamo il Bologna con un rigore di Schiavi dopo quattro minuti del secondo tempo, ci salviamo con tranquillità, nel frattempo a Stalingrado per la prima volta i sovietici rompono l’accerchiamento tedesco, le vicende atalantine si intrecciano fatalmente con quelle ben più drammatiche di una guerra che ha avuto ormai il proprio punto di svolta.
L’articolo inizia con una lunga predica al giornalista da parte di un tifoso atalantino all’uscita dello stadio, su come, anche senza social, le critiche sulla squadra indebolita avessero stancato.
Certo l’articolista ricorda che lo stesso tifoso l’aveva fermato mesi prima dopo una sconfitta casalinga con il Livorno dicendogli “non avrete il coraggio di scrivere che questa squadra si salverà” quindi tutto ha valore molto relativo.
Nonostante tutto il Brumana è pieno, terreno fangoso e il Bologna non si trova certo bene, noi siamo più sbrigativi nel gioco, a inizio ripresa il rigore decisivo, da Cassani a Peretti che viene atterrato in area con una spinta, trasforma Schiavi con un potente e precisissimo rasoterra che sbatte sulla faccia interna del palo prima di entrare.
La reazione bolognese non è micidiale, solo nel finale Lanfranco deve salvare su un rischio autorete di Lamanna, a tre dal termine viene espulso Peretti ma è troppo tardi per cambiare il risultato.
In effetti con questa vittoria saliamo al quinto posto, certo alla fine non reggeremo la posizione, la cessione in blocco all’Ambrosiana-Inter di Cominelli Gaddoni e Fabbri la paghiamo come è ovvio che sia ma intanto il ricavato paga molto dei debiti accumulati e comunque finiremo noni.