Atalanta-Cagliari 2-1
Marcolini 9′
Budan 32′
Stadio Azzurri d’Italia
27 settembre 2003
6a Serie B 03/04
Arriva in prova da totale sconosciuto e diventa uno dei giocatori più amati dalla tifoseria nerazzurra: è il croato Igor Budan, il bomber che trascina l’Atalanta neoretrocessa a un immediato ritorno nella massima serie in un maxi campionato a ventidue squadre con cinque promozioni dirette.
La retrocessione arrivata nel doppio spareggio perso con la Reggina ha anche portato la società sull’orlo del dissesto finanziario e sulla carta non sembra possibile inserirsi nella corsa promozione, le corazzate sembrano Palermo e Cagliari e c’è anche una Fiorentina curiosamente ripescata direttamente in Serie B dopo aver vinto la Serie C2 saltando allegramente la terza serie.
Invece l’Atalanta di Mandorlini parte bene, pareggio a Piacenza, vittoria con l’Albinoleffe, clamoroso 0-3 sul campo del Genoa e autoritario pareggio sul campo della Fiorentina.
Alla quinta giornata arriva a Bergamo il Cagliari che schiera un tridente d’attacco di altra categoria, Esposito-Zola-Suazo, si gioca alle venti e trenta del sabato (è la prima stagione in cui il sabato diventa il giorno di gara della serie cadetta) in una serata umida ma non fredda, per l’occasione torna a riempirsi anche la curva Nord che nella partita casalinga precedente era rimasta deserta per protesta contro la Lega Calcio per l’assurdo format del campionato partorito.
Partiamo subito con l’intenzione di fare la partita e, dopo cinque minuti, è Budan a presentarsi solo davanti al portiere sardo ma è troppo decentrato sulla destra e colpisce Pantanelli in uscita.
Dopo altri quattro minuti il gol arriva, in area da Pinardi a Marcolini che trova un rimpallo col difensore, la palla si alza e il rosso colpisce al volo di destro mandando a incrociare nell’angolino opposto con un forte rasoterra, 1-0 ed esultanza sotto il corner della Nord.
Il Cagliari reagisce affidandosi al proprio tridente e al ventesimo il pareggio arriva con un elaborato schema da calcio d’angolo, palla battuta corta cross dalla parte opposta, dove arriva Sabato che rimette in mezzo all’area trovando il capoccione di Loria che da due passi batte Taibi.
È il primo di tanti gol che vedranno il difensore cannoniere piemontese segnare contro e per l’Atalanta negli anni a venire.
Per il momento è il gol che rimette in equilibrio una partita molto bella dal punto di vista del gioco, ci sono occasioni da ambo le parti, prima è bravo Taibi a ipnotizzare Suazo liberato in area da una magia di Zola e poi torniamo in vantaggio con un gol di Budan curiosamente molto simile a quello di Marcolini, l’unica differenza è che il bomber croato colpisce di esterno destro mandando sotto l’incrocio opposto.
Prima di andare al riposo ci sono opportunità da ambo le parti ma il risultato non cambia.
Il secondo tempo è ancora più spettacolare del primo ma paradossalmente non si vedono più gol, anche se le occasioni da ambo le parti non mancano, anzi il Cagliari il gol lo fa con Esposito ma l’assistente vede un millimetrico fuorigioco e fortunatamente si rimane sul 2-1.
Sono bravi i portieri in altre occasioni, nel finale Budan salta anche Pantanelli uscito sulla tre quarti di campo, ma da lontano non riesce a centrare la porta ormai vuota.
Finisce così con una meritata vittoria una partita tra due squadre che hanno badato più a giocare che a difendere, entrambe a fine campionato saranno promosse, anche se noi faticheremo a causa anche del grave infortunio che ci priverà dell’ariete croato per quasi tutto il girone di ritorno.
Igor tornerà proprio nelle ultime partite per festeggiare, insieme ai compagni, una spettacolare promozione impreziosita anche dal record d’imbattibilità di ventiquattro partite, che andrà a eguagliare quello dell’Atalanta di Sonetti, stagione 1983/1984.