Atalanta-Milan 2-0

Stadio Azzurri d’Italia 5 novembre 2006 10a Serie A 06/07

Le lacrime di Soncin fanno piangere il Milan.
Torniamo in serie A proprio nel primo anno post Calciopoli, non c’è la Juventus e Milan e Fiorentina iniziano rispettivamente con otto e quindici punti di penalizzazione, a meno quindici parte anche la Reggina che riuscirà però incredibilmente a salvarsi.
È tornato Doni dopo tre anni e, dopo un inizio altalenante, i risultati cominciano a venire, soprattutto ci specializziamo in rimonte: in casa con Sampdoria (da 0-2 al 3-2) e Cagliari (da 1-3 al 3-3) a Chievo (da 0-2 al 2-2) ancora in casa con la Fiorentina (da 0-2 al 2-2) e a Udine (da 0-1 e 1-2 al 3-2).
Alla decima giornata arriva il Milan e non è uno scontro diretto nel senso che noi siamo quinti e loro navigano in zona retrocessione causa l’iniziale penalizzazione (anche se sul campo hanno fatto poi che due punti più di noi finora).
Il mercoledì prima i rossoneri hanno travolto l’Anderlecht in Champions League con un 4-1 che ha destato molta impressione, in particolare Kaka con una tripletta è sembrato inarrestabile e il fatto di doverlo affrontare con una coppia centrale di emergenza non sembra di buon auspicio.
I titolari Loria e Carrozzieri sono, infatti, assenti e centrali giocano Rivalta e Talamonti che devono fronteggiare la coppia d’attacco rossonera formata da Inzaghi e Gilardino.
Presenti oltre ventitremila spettatori, s’inizia al piccolo trotto, il Milan tiene palla ma combina nulla noi stiamo coperti e aspettiamo.

Tissone e l’ex Inzaghi

In tutto il primo tempo c’è solo un mezzo pallonetto di Gilardino da posizione impossibile che scavalca Calderoni ma non l’ottimo Rivalta che spazza in rovesciata quasi sulla linea mentre da parte nostra Ventola in contropiede fa le prove generali di quello che accadrà nel secondo tempo con una bomba a spiovere che passa di poco alta sopra l’incrocio di Dida.
Allo scadere c’è un rigore reclamato dal Milan per un contatto tra Tissone e Bonera, ma l’arbitro fa proseguire.
Inizia il secondo tempo e in tre passaggi andiamo in gol: rimessa dal fondo di Calderoni, poco oltre il cerchio di centrocampo svetta Migliaccio a prolungare per Ventola che fa rimbalzare il pallone ed esplode un sinistro imprendibile sotto l’incrocio portandoci in vantaggio e facendo esplodere tutto lo stadio.

Il tiro di Ventola per il vantaggio

La reazione rossonera è tutta in una punizione dal limite di Pirlo che Calderoni con un gran volo alza sulla traversa.
Poi il secondo episodio contestato: su una palla rimbalzante a centro area Gourcuff è anticipato da Donati che alza la palla, a questo punto il francese finisce a terra, l’arbitro fischia mentre la sfera va a cadere in porta scavalcando Calderoni, il tutto però a gioco fermo poiché l’arbitro ha visto un fallo sul milanista fischiando quindi il rigore.
Fortunatamente l’assistente fa cambiare idea a Pieri segnalando una simulazione del milanista che è così ammonito tra le proteste dei suoi compagni.
Appare poi per la prima e unica volta nella partita Kakà con un sinistro da dentro l’area neutralizzato ancora dal nostro portiere.
Alla mezz’ora si fa male anche Gattuso e il Milan rimane in dieci avendo già fatto i tre cambi, a questo punto la partita è in mano nostra, i rossoneri non si rendono più pericolosi mentre in contropiede arriviamo da Dida con facilità, prima Donati mette fuori un piattone, poi Soncin, subentrato a Ventola, trova pronto il brasiliano in una difficile deviazione ma, in pieno recupero, il raddoppio arriva.
È Tissone a servire Soncin al limite, l’attaccante nerazzurro entra in area fintando su Maldini ed esplode un sinistro leggermente deviato da Simic che s’infila ancora sotto le stesso incrocio centrato da Ventola, 2-0 e tutti a casa.

Esultanza…pelata, Soncin e Migliaccio

Soncin si commuove al primo gol nella massima serie della propria carriera mentre i milanisti piangono lacrime di ben altro tenore, il post partita e il giorno dopo sono costellati delle lamentazioni riguardo ai due episodi contestati, ovviamente si scatena l’offensiva mediatica in tutta la propria potenza, anche se, bontà loro, è riconosciuto il merito atalantino.

Nicola Ventola sei gol nella Serie A 06/07
Andrea Soncin un gol nella Serie A 06/07