Atalanta-Milan 5-2

Soerensen 7′ Nordhal 11′
Fabbri 14′ Gren R 81′
Caprile 19′
Soerensen 21′
Caprile 69′

Stadio Comunale
12 marzo 1950
28a Serie A 49/50


Manita al Milan del Gre-No-Li.
E’ sempre l’Atalanta spettacolo del 1949/1950 e a metà del girone di ritorno arriva a Bergamo il Milan in piena lotta scudetto (terminerà poi al secondo posto alle spalle della Juventus) trascinato dai propri campioni svedesi Gren Nordhal e Liedholm, cioè il Gre-No-Li.

Il gol di Fabbri

Noi siamo una squadra spettacolare, segniamo e subiamo molto ma, come già accaduto a Bologna al primo turno, nella giornata giusta possiamo spolverare chiunque e, infatti, anche il Gre-No-Li, davanti a venticinquemila spettatori entusiasti, in pratica il tutto ma proprio tutto esaurito, si becca una manita.
In tribuna c’è un vero e proprio parterre de roi con tutti i giornalisti più noti dell’epoca come Bruno Slawitz del Guerin Sportivo, l’ex C.T. bicampione del mondo Vittorio Pozzo per La Stampa, il disegnatore Molino per la Gazzetta insieme a tutti i maggiori inviati italiani e pure stranieri da Francia e, ovviamente, Danimarca.

I nostri due danesi, già abbastanza stimolati dal duello con il trio svedese rossonero, non vedono l’ora di colpire e, infatti, dopo soli sette minuti apre Soerensen con un potente destro rasoterra che s’infila all’angolino alla destra del portiere sotto la Curva Nord, anche se solo moralmente, non esiste ancora la Nord e nemmeno la Sud.
Pareggia dopo tre minuti Nordhal che segna superando il fratello Bertil nostro stopper, ma dopo altri tre minuti da Caprile a Fabbri che infila al volo lo stesso angolino di prima, 2-1.

I fratelli Nordhal sulla copertina de “Il Calcio Illustrato” prima della partita, a sinistra il nostro Bertil, poi sarà un duello di una violenza incredibile

In tribuna ci si aspetta ancora la reazione rossonera ma le nostre due guizzanti ali s’integrano alla perfezione con i danesi e comincia il massacro, prima Caprile ancora si presenta solo davanti a Buffon e lo batte in uscita e poi ancora Buffon in piena confusione esce male e Soerensen di testa appoggia in rete per il 4-1.
Sono passati solo ventuno minuti del PRIMO tempo e il popolo atalantino, seppur ben abituato in questo campionato, non crede ai propri occhi e probabilmente per altri motivi, non ci credono nemmeno i numerosi milanisti presenti.

La copertina de “Il calcio illustrato” dedicata alla clamorosa vittoria

Il seguito è più normale con ancora una rete per parte, anche se vi sono altre numerose occasioni: a metà secondo tempo da Soerensen al centravanti di manovra Cergoli che apre a Hansen sulla destra il quale ha tutto il tempo di fermare la palla sulla linea di fondo e crossare a mezza altezza, arriva ancora Cergoli ma inciuchito dalla fatica manca completamente la palla, dietro c’è ancora Caprile che invece fa 5-1.
Andiamo pure vicinissimi al sesto gol evitato da una paratona di Buffon e poi Gren segna su un rigore abbastanza inventato per il 5-2 finale.
La folla… sfolla felice mentre i milanisti se ne vanno alla chetichella cercando di non farsi notare.

Abbracci finali, si riconosce a destra il portiere Casari

Il giorno dopo sulla stampa locale nella pagina sportiva insieme alla cronaca della partita c’è pure un corsivetto dedicato ai… vigili, sì ai Vigili Urbani che, come l’Atalanta, hanno lavorato benissimo agevolando il notevole traffico nell’afflusso e nel deflusso dei venticinquemila presenti un numero non usuale all’epoca ma, in effetti, nemmeno ora ormai anche se per tutt’altri motivi.

I giornalisti più noti ospiti in tribuna, italiani e stranieri, sono concordi nell’elogiare una compagine atalantina davvero travolgente, e anche se Hansen per una volta non partecipa personalmente al tabellino marcatori, la sua presenza è fondamentale in un complesso che, specie nella fase offensiva, funziona come un orologio.

Due ali velocissime come Caprile e Fabbri e il centravanti di manovra Cergoli (che segna poco e fatica molto) agevolano con il loro continuo movimento gli inserimenti delle due mezzali danesi che sono i veri bomber della squadra.

A fine partita la squadra si fa fare la foto della vittoria, più o meno il selfie di oggi

In pratica Cergoli fa il centravanti di manovra all’Hidegkuti qualche anno prima di Hidegkuti stesso (oggi lo chiameremmo “falso nueve”) che proprio in quegli anni imperversa con la sua Ungheria insieme ai vari Puskas Kocsis e Czibor ma che sarebbe stato spostato nel ruolo di centravanti di manovra solo alle Olimpiadi di Helsinki del 1952.

Leschly Soerensen diciassette gol nella Serie A 49/50
Edmondo Fabbri cinque gol nella Serie A 49/50
Emilio Caprile quattordici gol nella Serie A 49/50