Ezio Bertuzzo (seconda parte)

Arriva a Bergamo nell’estate del 1976 ed è subito amore, diventa l’idolo indiscusso, il bomber, il suo sinistro ci fa tornare a sognare dopo tre anni mediocri.
E’ Eziogol, per noi lo sarà sempre

Siamo tornati in Serie A ma Eziogol è in comproprietà con il Bologna che chiede molto per il riscatto. Non lo riscattiamo e i felsinei lo vendono al Cesena in Serie B, nel secondo spareggio di Bologna c’è un famoso striscione che chiede la permanenza di Bertuzzo al Presidente Bortolotti (Achille ovviamente).

Nel mercato di ottobre 1977 (all’epoca era a campionato appena iniziato non a gennaio come ora) Bortolotti decide di accontentare la Nord (ma anche molti altri atalantini) che si sono ormai affezionati a Eziogol, certo dal punto di vista tecnico ci sono dei dubbi, ci sono già Libera e Paina.
Il Cesena ovviamente ne approfitta, chiede molto e in più vuole Percassi che viene convinto ad andarci con un ulteriore esborso di denaro da parte del presidente Bortolotti; l’attuale presidente peraltro giocherà solo due mesi e inizierà poi, a soli venticinque anni, la sua attività imprenditoriale con il negozio di jeans Tomato sul Viale Roma lasciando il calcio giocato.
Al momento però per tutti l’importante è il ritorno di Bertuzzo, prima della partita con il Genoa gli viene scattata la foto per la figurina Panini, dietro di lui si intravede la “bara” rossoblu, è di moda per ogni squadra avversaria farla.

Ecco la figurina con la “bara” genoana nel settore degli Ultras

Bertuzzo ridebutta in maglia atalantina entrando in questa partita nella mezzora finale al posto di Manueli, dobbiamo rimontare e lo facciamo, pareggia Libera a cinque minuti dal termine con un gol praticamente di…pancia sotto la Nord.
Dopo un’altra panchina Eziogol debutta da titolare con la Fiorentina alla decima giornata, la produzione offensiva non ne ha gran beneficio, dopo due pareggi e reti bianche arriva la partita con il Milan, è l’ultimo giorno dell’anno 1977.
Ezio è in campo dall’inizio con un’inusuale maglia numero sette e a cinque minuti dal termine arriva la sua potente punizione a pareggiare il gol di Rivera, è davvero il botto di Capodanno.

Dopo questo gol Bertuzzo tiene la maglia di titolare ancora per qualche partita ma poi Titta Rota lancia definitivamente Pircher in coppia con Paina e in effetti la scelta non è sbagliata.
Per Ezio ci sono solo presenze dalle panchina nei finali di gara, torna titolare a Firenze a inizio aprile e subito colpisce, è il gol del raddoppio, poi la Fiorentina sull’orlo del baratro rimonta e finisce 2-2.

Dopo questo gol Bertuzzo rimane titolare per tutte le ultime partite a parte la penultima a Torino, nella vittoria di San Siro è lui a calciare l’angolo sul quale Tavola avvitandosi di testa segna il gol vittoria nel finale.
A fine campionato c’è l’Intertoto, esordio in casa con i francesi del Metz e il gol decisivo a un quarto d’ora dal termine è di Eziogol di testa.

Il gol con il Metz

Alla terza giornata perdiamo in Germania con il Bochum un 3-1 anche abbastanza bugiardo, il gol atalantino è di Ezio.

Il gol a Bochum

Ultima giornata e perdiamo in casa pure il ritorno con i tedeschi ma il gol del temporaneo pareggio è sempre suo, Bertuzzo si trova bene in Europa.
Finisce così la seconda stagione di Ezio a Bergamo, in totale ventidue presenze e cinque gol, in campionato le presenze sono sedici (molte da subentrato) e due gol.

Ezio Bertuzzo nato a Settimo Torinese il 23 luglio 1952 e morto a Torino il 23 Febbraio 2014, 150 presenze e 33 gol con l’Atalanta.