MTK Budapest-Atalanta 1-1
Christensen 45′

Budapest
Nepstadium
20 maggio 1962
2a Mitropa Cup 1962
Girone eliminatorio
Dopo il pareggio a reti bianche nell’esordio a Bergamo andiamo a Budapest per il ritorno.
Si gioca nel mitico stadio che ospita le partite della nazionale ungherese che, negli anni trenta ma anche qualche anno prima, fa scuola specie a livello tecnico ma pure tattico con il primo esempio di “falso nueve” o come si chiama all’epoca il centravanti di manovra cioè il grande Hidegkuti.
Inizialmente il grande stadio, dalla capienza di oltre centomila persone (oggi è stato intitolato al grande Puskas), è deserto, diluvia e la partita non ha proprio tutto questo richiamo.

In effetti man mano durante la partita lo stadio un pò si riempie, alla fine saranno in trentamila anche perchè dopo la nostra partita si gioca Vasas-Fiorentina per un altro girone sempre di Mitropa Cup.
In tribuna c’è anche l’ex atalantino degli anni venti Hauser che porta notizie di un altro ex atalantino, questa volta di fine anni quaranta, Olajkar, sta bene nonostante alcune voci l’avessero dato ucciso in guerra.

L’inizio è tutto nostro, costruiamo molte azioni ma facciamo sempre la barba ai legni della porta ungherese, poi caliamo un pò ma prendiamo gol in modo sfortunato su autorete a fine primo tempo, mancano sei minuti.
E’ Colombo a deviare un tiro rasoterra da fuori, Cometti è battuto.

A un minuto dal termine però pareggia il danese Christensen di testa su cross di Olivieri.
Nella ripresa si accendono i riflettori, si accende pure la partita, sfioriamo più volte il gol della vittoria che non arriva ma sono tanti gli applausi dello sportivo pubblico ungherese.
Finisce così, è un buon pareggio, anche perchè per noi è praticamente la prima competizione europea “seria” dopo le due comparsate nella Coppa dell’Amicizia italo-francese.

tre gol nella Mitropa Cup 1962