1953/1954 : l’affare del secolo e il pirata Appicciafuoco

Acquisti

AnnovazziMilan
BassettoSampdoria
GalbiatiCantù
VittoniCannes
ZannierPiacenza

Cessioni

GardoniOlimpia Caravaggio
GariboldiVerona
RampinelliSalernitana
SantagostinoFanfulla
SoerensenMilan
TestaSampdoria
Adriano Bassetto
acquisto dalla Sampdoria
57 gol in 4 stagioni

E’ la solita estate calda atalantina, la solita lotta tra il cercare di tenere i migliori e il bilancio che, come ogni anno, deve esser riequilibrato, la prima cessione pesante è del giovane centravanti Testa, per averlo la Sampdoria aggiunge al solito conguaglio in denaro un “vecchio” centrocampista, il vicentino Bassetto.
Il vecchio Bassetto ha in realtà 28 anni ma i genovesi lo considerano “a fine carriera”, sarà un errore clamoroso per loro e un affare altrettanto clamoroso per noi, rimarrà a Bergamo quattro stagioni segnando cinquantasette gol e rimanendo a lungo (fino al sorpasso di Doni) il nostro miglior marcatore a livello di Serie A, è comunque tuttora è il terzo di sempre dopo Doni e Duvan.

Albani sarà ancora titolare, il “trio primavera” non sarà tabù perchè Testa andrà alla Sampdoria ma in cambio arriverà Bassetto, l’affare del secolo, dulcis in fundo Ferrero salterà a fine gennaio

Il giovane Testa rimarrà alla Sampdoria due anni segnando in tutto sei gol, finirà poi la carriera nelle serie minori scendendo di categoria ogni anno (dalla Samp in Serie A al Palermo in Serie B alla Reggiana in Serie C al Cuneo in Serie D) davvero forse l’affare più clamoroso della nostra storia.
Gli altri movimenti sono di contorno, il terzino Gariboldi al Verona e l’attaccante Santagostino al Fanfulla, un giovanissimo che diverrà poi bandiera e capitano, Gardoni, va a giocare all’Olimpia Caravaggio (che è in Serie D) e il centrocampista Rampinelli alla Salernitana.

Carlo Annovazzi
acquisto dal Milan
18 gol in 5 stagioni

Anche gli arrivi sono pochi, oltre ai già citati Bassetto e Annovazzi in effetti da fuori prendiamo il difensore Zannier dal Palazzolo, torna l’attaccante Vittoni dal prestito al Cannes e viene promosso Lenuzza dal vivaio.
Questa volta l’indiziato per la cessione salva bilancio è Soerensen, il danese è stato molto importante in tutti questi anni, è qui dal 1949, stavolta il Milan offre tanto e non si può rinunciare, oltre all’importante conguaglio economico arriva dai rossoneri un milanese purosangue ex nazionale, Annovazzi che sulle prime di venire a Bergamo non è molto contento, anzi proprio non vuole venire.

Indovinata solo la cessione di Soerensen

Alla fine il Milan con argomenti convincenti (13 milioni di argomenti convincenti) sistema la situazione.
La prima parte di campionato non è positiva, in tutto il girone di andata vinciamo tre partite, già a novembre esce la notizia che cerchiamo un rinforzo in Sudamerica, escono tre nomi, due molto conosciuti e forti, Arce e Grillo, il terzo, Juan Parma, del tutto sconosciuto.
Si scopre che tale Parma è un attaccante che ha scritto di propria iniziativa all’Atalanta proponendosi ma in Argentina nessuno lo conosce; sembra un intermezzo comico ma in effetti si prosegue in quello che pare uno scherzo, la Gazzetta annuncia che stiamo trattando tale Appicciafuoco.

In realtà il titolare sarà ancora Albani, Stefani ne giocherà 4 su 34

Pare il nome di un pirata o un nome d’arte invece stavolta esiste proprio, è un attaccante di ventidue anni del Rosario Central, gli osservatori lo seguono qualche partita e poi lasciamo perdere anche perchè pare che il cognome abbia un senso, è un giovane con un temperamento caldo, fin troppo, in campo.
Anche il nostro ex allenatore Monti dà parere negativo e si prosegue con i giocatori in rosa, il problema è che pare che non siano impiegati nel modo migliore.

L’allenatore è criticatissimo, pare in confusione, salta proprio dopo la prima del girone di ritorno, tanto per cambiare un’altra sconfitta, a Bologna.
Ferrero in realtà si dimette lui precedendo di pochissimo l’esonero, si piglia pure del traditore perchè le regole consentono che possa allenare immediatamente un’altra squadra e lui firma subito (o aveva già in tasca) un contratto con il Verona in Serie B.

In realtà in base al tabellino il risultato sarebbe 3-3, possibilissimo che all’epoca si siano confusi viste le due autoreti e che in realtà sia finita pari

La squadra viene presa in mano da Tentorio stesso che, con l’aiuto di due ex nostre stelle degli anni trenta, Simonetti e Bonomi, perde la prima a San Siro con l’Inter ma poi le sconfitte saranno solo altre due in tutto il girone di ritorno, portandoci a un tranquillo decimo posto,