Atalanta-Fiorentina 1-0

Gritti 46′

Stadio Brumana
22 novembre 1942
8a Serie A 42/43

Mentre in Africa Bengasi cade in mano inglese e in Russia si completa l’accerchiamento dei tedeschi a Stalingrado a Bergamo semplicemente battiamo la Fiorentina.
La partita è attesa anche perché noi siamo “metodisti” e i viola “sistemisti” e all’epoca questa cosa provoca vere e proprie guerre di religione (non bastasse la guerra vera), abbiamo già parlato più volte della differenza tra questi due moduli di gioco, molto grossolanamente il “metodo” è considerato vecchio, sicuro e più prudente, il “sistema” nuovo e più d’attacco ma rischioso.
La stampa bergamasca il giorno successivo ci tiene a sottolineare che la Fiorentina oltre ad aver perso ha tirato pochissimo in porta come a dire che non è poi vero che il sistema ecc… (ovvio che non è così semplice e che dipende come sempre dai giocatori presenti, il Grande Torino ad esempio è sistemista).
Nella Fiorentina il più pericoloso è Valcareggi che diverra tanti anni dopo prima nostro allenatore (due volte) e poi commissario tecnico della nazionale con la quale vincerà un europeo nel 1968 e vicecampione del mondo nel 1970.
In tutto questo vinciamo di misura con un gol di Gritti dopo un minuto del secondo tempo, il biondo attaccante bergamasco è veloce, tecnico, salta l’uomo e tira, la guerra gli ostacola una carriera che comunque farà tra Bologna e Fiorentina.
In questa occasione l’assist è di Schiavi e Gritti infila a fil di palo, teniamo fino al termine nonostante episodi contestati, l’arbitro Mattea viene fischiato ma l’articolista ricorda il suo particolare stato d’animo, il direttore di gara abita a Torino città molto colpita dai bombardamenti aerei negli ultimi tempi.
La vittoria è importante perché ci permette di lasciare l’ultimo posto e di mettere dietro tre squadre, Liguria, Verona e Vicenza.
Tutti punti conquistati in casa dove al momento abbiamo solo perso con il Livorno capolista vincendone tre su quattro, in ogni caso un bel “metodo” .