Atalanta-Bologna 1-0
Milan 73′
Stadio Comunale
5 maggio 1968
29a Serie A 67/68
E’ la vittoria decisiva per la salvezza nel campionato di Serie A 67/68.
La domenica precedente abbiamo perso uno scontro diretto a Ferrara con una papera di Cometti al 92′ (e che l’incontro fosse arrivato al 92′ aveva destato scalpore più o meno come se oggi si recuperasse un quarto d’ora).
Il Bologna (dell’ex Janich e del futuro atalantino, l’anno dopo, centravanti Clerici) non ha stimoli e non si danna ma noi non riusciamo a passare, il nostro capitano Cella tenta anche di impietosire in qualche modo l’arbitro, il famoso Lo Bello, che Cella in qualche modo conosce avendo viaggiato con lui molte volte durante le trasferte.
Il direttore di gara però, come raccontato da Corbani molti anni dopo, risponde giustamente: “Giocate tranquilli la partita dovete vincerla voi da soli”.
In effetti la partita la vinciamo quando manca ormai un quarto d’ora al termine, dopo numerosi assalti dei nerazzurri (per l’occasione in maglia bianca con fascia centrale nerazzurra) su una punizione laterale rasoterra di Danova arriva Gigi Milan (centrocampista che nell’occasione si fa perdonare l’orribile cognome ) che in scivolata tocca prima di destro poi di sinistro, la palla rimane lì e da terra, sempre di sinistro, il nostro centrocampista riesce a metterla dentro.
A questo punto si, l’arbitro Lo Bello dice a Cella “tranquilli ora ci penso io” e il Bologna non arriva più nemmeno nella nostra area (viene espulso il nostro allenatore per aver alzato le mani in segno di protesta ma non è certo un problema).
A parte tutto la vittoria è strameritata, negli spogliatoi c’è grande commozione, Achille Bortolotti che non è ancora presidente ha “assistito” alla partita allo stadio ma…nella propria auto per scaramanzia cioè non l’ha vista.
La settimana dopo, con il pareggio sul campo del Doria arriverà la salvezza, la “mia” prima salvezza nel primo campionato che ho seguito, rimarrà sempre nei miei ricordi.
Salvezza soffertissima sul campo ma anche per noi (piccoli) tifosi, all’epoca “Tutto il calcio minuto per minuto” viene sospeso nelle ultime partite per “regolarità” cioè per non dare notizie anche se ai dirigenti basta telefonare da stadio a stadio per sapere.
Comunque noi piccoli tifosi dobbiamo aspettare il Telesport delle 19.45 per vedere la schedina e quindi sapere, paradossalmente la sigla finale di Settevoci (con Pippo Baudo) che è la trasmissione immediatamente precedente diventa il momento della verità; la ricordo perfettamente anche ora, era “La Quadriglia” di Sacha Distel, cose da anni sessanta credo impossibili da capire oggi per chi non l’ha provato.