Atalanta-Livorno 2-1

I due capitani a centrocampo, il bambino che fa innocentemente il saluto fascista (mica è colpa sua ovviamente) è il futuro giornalista Renato Ravanelli

Stadio Brumana
6 ottobre 1940
1a Serie A 40/41

Prima di campionato, la guerra è iniziata anche per l’Italia ma il campionato si gioca lo stesso, il regime lo fa soprattutto per motivi propagandistici.
Noi siamo tornati in Serie A e siamo pure, per la prima volta, molto forti nella massima serie, arriveremo sesti, largamente il miglior piazzamento fino a quel momento nella nostra storia.
Nella prima giornata incontriamo il Livorno che ci ha accompagnato l’anno precedente dalla Serie B, dopo un quarto d’ora andiamo sotto per un gol del mediano Stua da una ventina di metri.

Sul giornalino dello stadio il programma, per intrattenere il pubblico:
alle 14 in campo gli Allievi contro la squadra del Patronato San Vincenzo, notate tra gli altri i numeri telefonici a quattro cifre (che danno quindi l’idea di quanti avessero in casa l’apparecchio), una Via Adigrat che ovviamente oggi ha altro nome (Adigrat è una citta etiopica e quindi facente parte all’epoca dell’Impero italiano), e il “grandioso” negozio in Via Sant’Alessandro, non ci si risparmia sugli aggettivi

Prima della mezzora però pareggia Fabbri, la velocissima e piccola ala nerazzurra è al suo primo gol in maglia atalantina, sarà un punto di forza per anni.
La partita la facciamo noi, il portiere toscano para tutto o quasi, ma la quantità di occasioni da gol è impressionante, uno annullato per misteriosi motivi, due pali a portiere battuto, tre gol sbagliati, calci d’angolo 12-3.
Con tutto questo siamo però ancora in parità a quattro minuti dal termine, l’allenatore labronico, l’italo-ungherese e nostro ex mister Viola, controlla nervosamente il cronometro quando Cominelli si inventa il gol decisivo, in mezzo a più avversari spara un tiro imprendibile che scatena il delirio nello stadio.
Tra la disperazione dei livornesi che credevano ormai di averla pareggiata finisce 2-1, ottima la prestazione dei centrocampisti Bonilauri, Bovoli e Pozzo, certo la differenza l’hanno fatta le due stelle, il potente ma tecnico Cominelli e il furetto Fabbri.

Edmondo Fabbri cinque gol nella Serie A 40/41
Severo Cominelli undici gol nella Serie A 40/41