Atalanta-Mantova 2-1
Petroni 39′
Landoni 62′
Stadio Comunale
16 maggio 1965
31a Serie A 64/65
Mancano quattro giornate al termine, non vinciamo una partita da febbraio e arriva il fanalino di coda Mantova.
Noi siamo ancora in zona retrocessione e i due punti sono necessari, ma il primo tempo è a fasi alterne, il Mantova già retrocesso si batte con la mente libera, noi fatichiamo come al solito e insomma bisogna aspettare quasi l’intervallo perchè Petroni si inventi letteralmente il gol del vantaggio.
Il centravanti atalantino prima vince un tackle a metà campo poi supera un altro avversario spalla a spalla, arriva davanti al portiere che poi è un giovane Zoff, tiro, rimpallo sull’estremo difensore e Petroni si trova la palla con la porta sguarnita, 1-0.
A inizio ripresa il pareggio ospite, la difesa si addormenta e lascia un attaccante libero in piena area, passano cinque minuti e conquistiamo una punizione dal limite, tira Bolchi, palla sulla barriera e attimo di incertezza per tutti, il più è svelto è Landoni che inventa un tiro a effetto che sorprende Zoff, 2-1
A questo punto manca mezzora al termine ma nulla più accade, teniamo senza particolari problemi, il gol di Landoni è stato decisivo.
Landoni è un centrocampista di copertura (milanese, diventerà una bandiera del Palermo con trascorsi anche a Messina e Catania, diventerà siciliano d’adozione), all’epoca si va giù piatti, quando arriva a Bergamo la stampa lo accoglie scrivendo “è uno che non segnerebbe nemmeno su rigore e senza portiere”; alla sua unica stagione in maglia atalantina un gol lo segna, su azione e pure importantissimo.
A fine campionato ci salveremo con il peggior attacco della Serie A solo per l’ottima difesa, la migliore quarta.