1981/1982, il calciomercato (seconda parte): Bergamo-Taranto e ritorno in 24 ore per Mutti

Previtali è tornato e si mette all’opera per la ricostruzione che comincia da un uomo gol, il bergamasco Mutti che è retrocesso pure lui in terza serie con il Taranto.
Appena viene a sapere che c’è la possibilità di prenderlo Previtali parte in auto con Cesare e Randazzo e in 24 ore sono andati e tornati da Taranto con il contratto di Mutti, viaggio non propriamente piacevole per il cavaliere, presidente e direttore sportivo sono due che vanno parecchio veloci in auto e contemporaneamente fumano moltissimo.

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1981/1982, il calciomercato (prima parte): la Dea Fenice

Come la Fenice la Dea rinasce dalle proprie ceneri, in effetti le ceneri (della retrocessione) si spazzano via quasi tutte, della rosa precedente rimangono De Bernardi, Filisetti, Mostosi, Vavassori e Zambetti, anche Bertuzzo che però torna solo a metà stagione, tecnicamente anche Messina rientrante dall’infortunio fa due spezzoni delle partite di Coppa Italia di Serie C ma a ottobre va al Brescia in Serie B.

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1979/1980, il calciomercato (seconda parte): la meteora Schincaglia

Dalla Ternana arriva l’ala Schincaglia, scuola Juventus, a Bergamo avrà il picco massimo della propria carriera, specie all’inizio di campionato, si fa notare con un gol alla Sambenedettese e una doppietta proprio alla sua ex squadra.
Sembra promettere molto ma in realtà giocherà solo quattordici partite di campionato, non segnerà più e a fine stagione tornerà a Casale dove aveva iniziato, avrà una carriera lunga ma tutta in terza serie.

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1979/1980, il calciomercato (prima parte): troppo (e troppi) giovani

Dal Piemonte arriva un notevole conguaglio in denaro fondamentale per ripianare la situazione, un miliardo e qualcosa, oltre ad Alessandrelli e Storgato, il portiere dovrebbe esser il titolare (dopo anni a fare il secondo di Zoff a Torino) ma mister Rota, confermato nonostante la retrocessione, non si fida (a ragione) e chiede un altro portiere, all’ultimo giorno di mercato arriva dal Bologna Memo, in Emilia era già andato dopo cinque anni Giorgio Mastropasqua.

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1978/1979, il calciomercato: Garritano bomber sfortunato

L’acquisto più importante, quello che dovrebbe risolvere i problemi in attacco, è quello del giovane attaccante Garritano dal Torino (dove è ovviamente chiuso da Pulici e Graziani).
In realtà lui non è che deluderà del tutto, tra campionato e Coppa Italia segnerà cinque gol in quattordici partite, si romperà la gamba in allenamento prima di Natale e tornerà solo per l’ultima partita di campionato con il Vicenza.

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1977/1978, il calciomercato (prima parte): Libera nos a malo

Il Bologna ovviamente cerca di sfruttare la situazione sparando alto, c’è anche da dire che mister Rota non ritiene Bertuzzo così indispensabile per la salvezza e infatti i primi acquisti sono nel reparto avanzato: dall’Inter arriva Libera, attaccante che molto prometteva nel Varese, strapagato dai milanesi due anni prima.

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1976/1977, il calciomercato: Eziogol

Il bomber sarà leggendario per noi giovani atalantini, dal Bologna in prestito arriva Bertuzzo, in Emilia in Serie A l’anno precedente ha segnato un gol in quindici partite non confermando gli ottimi segnali che aveva dato andando due volte consecutive in doppia cifra a Brescia in cadetteria.
Con 13 gol Ezio sarà determinante per la promozione, vedremo poi le vicissitudini che lo porteranno a doversene temporaneamente andare l’anno successivo per fine prestito.

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