1938/1939: “Picaia” alla Roma

acquisto dal Napoli
9 gol in 2 stagioni
Siamo tornati subito in Serie B e si cambia, prima di tutto cambia il presidente, arriva l’industriale della cera Bertoncini che viene in pratica “obbligato” dalle autorità locali ad assumere la massima carica, è un’epoca nella quale non si può disobbidire.

Una volta in carica però Bertoncini reggerà la società nerazzurra fino al termine della seconda guerra mondiale quindi per sei anni, praticamente quanto i suoi quattro predecessori messi insieme.
Ricoprirà la carica comunque con impegno e in modo signorile, dopo la delusione del primo anno ci riporterà nella massima serie costruendo anche la prima Atalanta competitiva a livello di Serie A, la grande Dea del 40/41.

Nuovo presidente e nuovo allenatore, lascia Barbieri, l’allenatore della prima promozione in Serie A, e viene ingaggiato l’ungherese Kertesz l’anno precedente sulla panchina del Taranto.

acquisto dalla Roma
5 gol in 1 stagione
La cessione principale è quella della stella Bonomi che rimane in Serie A, la Roma per averlo paga la notevole cifra di 120.000 lire più il prestito dell’attaccante Amadei (che diverrà poi bandiera dei giallorossi con i quali vincerà lo scudetto tre anni dopo insieme proprio a Bonomi).
Amadei è giovanissimo, diciassette anni, segnerà pure tre gol giocando però più esterno, diverrà anche il centravanti della nazionale, è sicuramente il primo giocatore di grande nome (o meglio che sarà di grande nome) nelle nostre file.

acquisto dal Taranto
1 gol in 6 stagioni
Si procede pure a un ringiovanimento, lascia Bergamo il ventottenne attaccante Bolognese (all’epoca ventotto anni iniziano a essere un età matura calcisticamente, si può approssivativamente aggiungere circa cinque anni per fare un paragone con l’attualità), a maggior ragione torna nella propria città a giocare il trentenne centrocampista veronese Procura.

acquisto dalla Reggiana
3 gol in 2 stagioni
Se ne va anche uno dei protagonisti della promozione di due anni prima, Savio, che va in Serie C al Savona, lascia pure il terzino Signorini (altro importante elemento del vittorioso campionato 36/37) che va al Venezia, cessioni minori sono quelle del portiere Dari, di Scavazza al Lecce e Guidi al Sesto Calende in terza serie.

acquisto dal Messina
7 gol in 1 stagione
In entrata abbiamo già parlato del giovanissimo Amadei, l’acquisto più importante è Nicolosi, forse il primo giocatore del sud a vestire la maglia atalantina.
Nicolosi arriva dal Napoli, è anche studente, ha ventisei anni ed è un’esplicita richiesta del nuovo allenatore Kertesz che l’aveva avuto anni prima a Catania: l’attaccante siciliano farà bene diventando il secondo miglior marcatore stagionale con i suoi sette gol dopo gli otto di Cominelli.

In avanti arriva pure Ravasi dalla Reggiana, una riserva, infatti segnerà solo due gol, (in cambio va in Emilia l’ala Croce) in mezzo l’allenatore ungherese chiede dal Taranto allenato l’anno prima il mediano Perrucci, uno che non va tanto per il sottile, rimarrà comunque a Bergamo cinque anni giocando abbastanza al bisogno come riserva dei centrocampisti titolari.

L’arrivo più importante in mezzo al campo è comunque il pugliese Scategni dal Messina, è una mezzala e farà sei gol oltre a un buon campionato ma rimarrà solo questa stagione.
In questa stagione viene tesserato per la prima volta, per la squadra Ragazzi naturalmente, il sedicenne portiere Casari del quale parleremo più volte (andrà al Napoli e farà i mondiali con la Nazionale).

Il raduno è fissato per il 28 luglio 1938 allo stadio, ci sono applausi per tutti e siamo considerati tra i favoriti per un pronto ritorno in Serie A, certo la lista dei favoriti stilata dalla stampa nazionale è talmente vasta che comprende esattamente la metà delle squadre partecipanti quindi non particolarmente utile.

La prima uscita in amichevole è a metà agosto, si gioca a Sesto Calende contro una squadra del dopolavoro Savoia-Marchetti, la fabbrica di aerei che saranno purtroppo impiegati solo due anni dopo nella seconda guerra mondiale, i giocatori sono proprio gli operai della fabbrica aeronautica e non prendono un soldo in più per giocare.

L’amichevole finisce solo 3-0, si gioca in scioltezza naturalmente anche se durante la gara inizia un terrificante diluvio che allaga tutto, campetto (che già è piccolo e pure irregolare) e paese di Sesto Calende, scappano tutti compresa la ventina di atalantini che aveva seguito la squadra nella prima uscita.

Seconda amichevole più tranquilla, si gioca a Bergamo a fine agosto, battiamo di misura il Seregno, 2-1, e iniziano i primi mugugni di pubblico e stampa, certo c’è solo una categoria di differenza con gli avversari, non sono un dopolavoro.

L’attesa in città è pero tutta per le ultime due amichevoli precampionato, a Bergamo arriveranno due squadre della massima serie, il Novara e soprattutto i campioni d’Italia del Bologna; nella settimana precedente scoppiano però due casi riguardo l’ingaggio, Cominelli chiede un aumento e Morzenti chiede…un lavoro, cioè un posto da impiegato per quando smetterà.

Paradossalmente la stampa locale prende subito le parti di Morzenti definendo ragionevole la richiesta e definisce invece Cominelli (tuttora nei primissimi posti nelle nostre classifiche marcatori all time) “irriconoscente verso la società che l’ha lanciato (al momento ha ventitre anni), bravo ragazzo ma semplicione”.

Con il Bologna Cominelli c’è (Morzenti ancora no) e fa un’ottima partita come tutti i suoi compagni, battiamo i campioni d’Italia 2-1 con i gol dei neoacquisti Nicolosi e Ravasi, risultato clamoroso anche perché il Bologna gioca con i titolari e, a fine stagione, rivincerà lo scudetto.

Siamo quasi all’inizio del campionato, c’è ancora l’altra amichevole con il Novara, squadra di categoria superiore, che travolgiamo 4-2, assumendo a questo punto il ruolo di favorita d’obbligo per la promozione, la squadra in realtà rispetterà i pronostici perdendo la Serie A solo all’ultima giornata nello scontro diretto con il Venezia, ne abbiamo già più volte parlato, la beffa del quoziente reti.