Atalanta-Milano 2-1

Il giornalino dello stadio, tra le varie pubblicità spicca quella della storica Latteria Val Seriana sopravvissuta sul viale fino all’inizio degli anni novanta

Stadio Brumana
24 novembre 1940
8a Serie A 40/41

L’Italia è in guerra da quasi sei mesi, dopo l’assurdo attacco alla Grecia (che non ne aveva nemmeno per le palle di partecipare) le truppe italiane sono drammaticamente ributtate alle basi di partenza, anzi sono i greci a entrare in Albania.

I giornalini dello stadio sono più di uno, questo è più su tinte nerazzurre notate lo stemma atalantino un pò abbozzato

Nel frattempo noi in rimonta battiamo il Milan che causa fascismo ha semplicemente comprato una vocale diventando Milano.

Lo stadio è pieno come un uovo, 10.000 spettatori per il record di incasso stagionale, 78.000 lire.

Il portiere milanista respinge in uscita su Pagliano

Prendiamo gol al primo minuto (dev’essere il giorno così, stessa cosa accadde nel 1929 con la Pistoiese) su una punizione da metà campo il terzino Citterio si fa abbagliare dal sole e non salta, la palla arriva all’attaccante milanista che devia in porta da tre metri.

In seconda pagina tanti sponsor dove si ritrovano nomi storici dei negozi bergamaschi e il campetto con le formazioni, sono esatte al 100 % per entrambe le squadre, poca pretattica al tempo

La reazione atalantina è violenta, passano cinque minuti e Pagliano scuote la traversa rossonera, l’ala deve sostituire il possente Gaddoni al centro dell’attacco, non è il suo ruolo ma si adatta bene.

La terza pagina, siamo quarti in classifica e lo rimarremo dopo questa vittoria, è il 40/41, la prima Atalanta di alta classifica della storia in Serie A, la classifica cannonieri viene denominata “Tiratori scelti” non vi compare nessun atalantino nelle prime posizioni, al momento è Cominelli con tre gol il “tiratore scelto” nerazzurro, arriverà a quattro prima di sera

Nel frattempo ci sono già stati due netti tocchi di mano in area rossonera ma l’arbitro, l’internazionale Mattea, ha lasciato andare in entrambi i casi.
Il dominio atalantino è chiaro, su una bellissima azione tutta palla a terra Cominelli manda alto di un pelo ma a metà primo tempo il pareggio arriva, su calcio d’angolo di Fabbri tocca Corbelli e Peretti pareggia di testa.

Si va al riposo in parità anche se siamo sempre noi i più pericolosi, rischiamo a inizio ripresa ma poi riprende la danza in area rossonera, bravo il portiere meno bravo l’arbitro che nega il terzo rigore di giornata, il più netto, salva di mani un terzino su tiro di Fabbri destinato alla rete.

Continuiamo a spingere e alla fine il gol arriva, cross corto di Peretti e Cominelli segna in tuffo di testa sotto quella che sarà la Curva Nord, la reazione milanista è fioca, prima è bravo Lanfranco e poi spreca il centravanti Boffi che pochi anni dopo vestirà la nostra maglia.

Finisce la partita e vengono ammainate le bandiere rossonere, la giornata è a forti tinte nerazzurre (anche se occasionalmente in maglia bianca).

Alla terza esperienza l’Atalanta in Serie A si fa rispettare, arriveremo sesti a otto punti dal Bologna campione d’Italia, è tuttora il distacco minimo dallo scudetto nella nostra storia.

Luciano Peretti quattro gol nella Serie A 40/41
Severo Cominelli undici gol nella Serie A 40/41