Atalanta-Udinese 6-0
Corsini 4′
Bassetto 38′
Rasmussen 47′
Brugola 68′
Bassetto 71′
Rasmussen 84′
Stadio Comunale
18 aprile 1954
28a Serie A 53/54
Terzino, goleador e futuro mister.
È il terzino sinistro Corsini che, con altri due bergamaschi, Rota e Bernasconi, forma un trio difensivo giovane, forte e completamente orobico: Titta Rota è il terzino destro e Gaudenzio Bernasconi lo stopper anche se poi diventerà centrocampista nella Sampdoria e in quel ruolo arriverà anche a giocare in Nazionale.
Corsini gioca difensore in anni in cui passare la metà campo è in pratica proibito o quasi ed è un peccato perché ha un piede molto educato, in cinque anni di Atalanta riesce, però, a realizzare due gol, il primo dei quali nella sua prima stagione da titolare conclamato (nel campionato 1952/1953 aveva infatti esordito non ancora ventenne con sole due presenze).
Mancano sette giornate al termine del campionato e siamo in un centroclassifica abbastanza tranquillo, la squadra segna ma subisce anche molto e perlomeno lo spettacolo non manca quasi mai, ospitiamo l’Udinese che invece si dibatte nel fondo classifica per evitare i due posti che condannano alla retrocessione.
È una bella giornata di metà aprile e lo stadio è abbastanza gremito, si viene da una sosta internazionale prima della quale avevamo inopinatamente perso ancora in casa con la Spal, tutti quindi si aspettano una pronta riscossa.
L’Udinese si schiera in modo abbastanza curioso per l’epoca in un modulo che con molta fantasia potremmo tradurre con un 3-3-3-1 con davanti il giovane attaccante della Nazionale Virgili (soprannominato Pecos Bill, vincerà poi lo scudetto con la maglia della Fiorentina).
I friulani pagano però pesantemente lo strano schieramento, dopo soli quattro minuti su una palla vagante al limite dell’area si avventa proprio Corsini che, precedendo tutti, anche il compagno di squadra Cadè II, esplode un bolide che s’infila rasoterra alla sinistra del portiere per il subitaneo vantaggio atalantino.
L’Udinese prova a reagire ma la stellina Virgili è molto ben controllata da Bernasconi ed è ancora il portiere ospite il più impegnato finché, a sette minuti dall’intervallo, su una punizione dal limite, Annovazzi tocca allo specialista Bassetto, altro bolide sotto la traversa assolutamente imparabile e si va al riposo sul due a zero.
Se il primo tempo è terminato male per l’Udinese, il secondo inizia ancora peggio, dopo soli due minuti è Rasmussen lanciato in contropiede da Brugola a presentarsi solo davanti al portiere che riesce a ribattere, riprende però ancora il danese che aggira l’estremo difensore e segna a porta vuota, abbiamo colpito ancora all’inizio della frazione e con tre gol di scarto la partita appare ormai decisa.
Gli ospiti tentano di segnare almeno il gol della bandiera e Corsini si fa notare anche nel suo ruolo salvando sulla linea ma siamo sempre noi quelli più pericolosi e a metà secondo tempo, nel giro di tre minuti, prosegue il festival del bolide, prima Brugola e poi Bassetto fulminano il povero portiere udinese con due conclusioni di rara potenza per un 5-0 che non è però ancora il risultato definitivo.
Ancora occasioni da ambo le parti, Udinese vicinissima al gol della bandiera e infine il set si chiude con il sesto gol ancora di Rasmussen, nemmeno a dirlo con altra fucilata imparabile, caratteristica comune a tutti i gol della vendemmiata nerazzurra.
Negli spogliatoi c’è ovviamente grande soddisfazione per la larga vittoria, anche se i più complimentati sono forse i difensori, Corsini addirittura ha aperto le marcature e Bernasconi ha controllato alla perfezione il temuto Virgili, anche il presidente Turani esprime la propria gioia per il largo successo ringraziando i giocatori per i sei gol trovati nell’uovo pasquale.