Atalanta-Bari 1-0
Savoldi 78′
Stadio Comunale
26 settembre 1982
3a Serie B 82/83
Quindici anni dopo è ancora Beppegol.
Siamo tornati in Serie B dopo l’unica stagione in terza serie, il mercato estivo non è stato particolarmente movimentato, sono arrivati Osellame e Tavarilli (non giocheranno quasi mai e se ne andranno a ottobre al Modena insieme al DeBe, in cambio dai canarini arriveranno Codogno e Agostinelli) e due punte, il giovane Sandri dal Montebelluna e l’ormai trentacinquenne Savoldi.
Sì, proprio il nostro bomber di fine anni sessanta passato poi al Bologna e da lì al Napoli con la super valutazione di due miliardi di lire (altro record dopo Jeppson stabilito da un ex atalantino); a fine anni settanta era tornato al Bologna dove, coinvolto nel calcioscommesse, si era beccato una squalifica di tre anni e mezzo.
La vittoria mondiale del 1982 porta un’amnistia e quindi Beppegol decide di chiudere dove aveva iniziato.
E’ una Serie B grandi firme, come due anni prima ritroviamo Milan e Lazio e ci sono anche Bologna e Bari: peraltro a fine campionato questi “nomi” avranno ben diversa fine, le prime due torneranno in Serie A, felsinei e pugliesi andranno addirittura in Serie C1.
Noi faremo un tranquillo campionato di metà classifica lanciando diversi giovani dalla Primavera come Donadoni e Pacione (il Pacio sarà addirittura il nostro miglior marcatore con sei gol) che l’anno dopo saranno decisivi per la promozione.
Intanto però siamo solo una neopromossa che comincia benissimo, vinciamo la prima in casa con la Pistoiese con gol di Sandri, la seconda a Bologna con gol di Mutti e alla terza ospitiamo i galletti baresi che al momento sono considerati una squadra di rango rispetto a noi.
La partita non è bella, i portieri sono poco impegnati, e dopo dieci minuti del secondo tempo Bianchi decide di inserire Savoldi al posto di Sandri ma nemmeno questa mossa sembra aver seguito.
Si arriva a tredici minuti dal termine e, su un cross di Magrin, il portiere barese Fantini sbaglia l’uscita, la palla rimane lì, arriva Mutti a colpo sicuro ma sulla linea respinge un difensore forse di mano, c’è un attimo d’indecisione nell’attesa di un fischio e quell’attimo è colto dall’esperto bomber, Beppegol si butta in scivolata e segna.
Boato e grande festa finale, siamo in testa a punteggio pieno, non abbiamo ancora preso gol facendo fruttare al massimo i tre gol segnati dalle nostre tre punte.
Nella giornata di festa si inserisce anche il “lancio” del 45 giri “Atalanta disco dance”, che è distribuito allo stadio ed ha sul retro la versione barese (Ba-Ba-Bari).
Entrambe le versioni sono state scritte da Pier Carlo Capozzi sulle orme di “Mundial Da Da Da” canzoncina composta da tre ragazzi italiani per celebrare la vittoria spagnola a sua volta ispirata a “Da Da Da” del gruppo tedesco Trio, insomma la versione atalantina è in pratica la “nipote” del motivetto originale ascoltatissimo al momento.
Delle tre versioni quella atalantina è ovviamente e insindacabilmente la più bella, d’altra parte l’originale è in tedesco e non parla di calcio, la versione Mundial parla di calcio, è in italiano ma riporta frasi come: “Son tutti figli di Bearzot” “Tardelito il bandolero” “Pablito il goleador” non ci può esser paragone alcuno con: “Son tutti figli di Bortolot” “E’ una tigre Sandrikan” “Lino Mutti cannonier” “Snidarito corridor”.