Venezia-Atalanta 2-2

Venezia Stadio Penzo Sant’Elena
9 maggio 1937
29a Serie B 36/37

Si va… si va… si va in Serie A!
E finalmente dopo trent’anni che esistiamo, dopo ammissioni a Divisioni, Promozioni ecco il gol della prima vera promozione in Serie A così come la conosciamo ora, a girone unico; in effetti, questa formula era stata, finalmente, adottata dalla stagione 1929/1930 ma finora avevamo sperimentato solo la Serie B con campionati a volte deludenti (anche con la prima retrocessione in terza serie) a volte buoni ma al massimo di mezza classifica.
Forse anche per questo a inizio campionato non siamo certo inseriti tra le favorite per salire, s’indica soprattutto il Palermo, che sembra fuori concorso, poi Livorno, Venezia e un’ex grandissima del tempo, la Pro Vercelli.
Alla prima c’è subito il Palermo al Brumana ed è un pareggio che ci va stretto, alla terza andiamo a vincere a Vercelli, alla sesta andiamo a vincere a Livorno e anche fuori Bergamo qualcuno comincia ad accorgersi di noi: a fine campionato il Palermo, la Pro e il Venezia arriveranno in realtà a metà classifica.
La squadra che ottiene la promozione è guidata da Ottavio Barbieri, vecchia gloria genoana, e formata da molti bergamaschi tra i quali spicca l’alzanese Giuseppe “Picaia” Bonomi.


A due giornate dal termine, dopo aver sempre fatto corsa di testa nelle prime posizioni, abbiamo quattro punti di vantaggio sulle terze e a Venezia ci aspettano con il coltello tra i denti, la squadra locale che alla vigilia era data tra le favorite rischia la retrocessione.
Da Bergamo parte alle sei del mattino una carovana di autobus (costo trentacinque lire) è previsto caldo in tutti sensi al Sant’Elena (piccolo stadio…).
E, infatti, è battaglia in campo e fuori ma, nonostante due rigori per i lagunari, i gol di Savio (anch’esso su rigore) e di Bonomi procurano il punto che mancava.
Promozione raggiunta matematicamente in un ambiente caldissimo, in campo sono state lanciate bottigliette di gazosa, in tribuna si è arrivati alla rissa con i numerosi atalantini presenti, non esistono ancora i gruppi organizzati ovviamente ma i cazzotti sono volati ugualmente.


In tutto questo la cosa assurda è la contestazione all’arbitro dei tifosi veneziani, ha dato due rigori dei quali ne esisteva forse mezzo, ci ha fischiato tre inesistenti fuorigioco con attaccanti ormai soli davanti alla porta, annullato un gol a Schiavi che era entrato in porta con la palla, non bastasse prendiamo una clamorosa traversa ancora con Salvi.
Insomma c’è un minimo di rimpianto per non aver vinto la partita ma passa subito, per la prima volta nella nostra storia siamo in Serie A.

Giuseppe “Picaia” Bonomi due gol nella Serie B 36/37
Dario Savio undici gol nella Serie B 36/37