Atalanta-Campobasso 1-0

Stadio Comunale
15 gennaio 1984
18a Serie B 83/84

Il Fattorino consegna due punti d’oro.
E’ l’anno della promozione e del record, ventiquattro partite senza sconfitta (record poi eguagliato esattamente venti anni dopo dall’Atalanta di Mandorlini) è arrivato Sonetti e, dopo un inizio un po’ difficile, un fondamentale mercato d’ottobre ha cambiato le cose.

In Nord iniziano a correre i bandieroni

Se n’è andato alla Lazio Filisetti, ma sono arrivati Gentile, Vella e Fattori, è iniziata la serie positiva, la squadra ha trovato la propria quadratura e fa punti ovunque.
L’ultima sconfitta a Cremona, un 2-0 siglato anche da Vialli, è stata anche l’ultima partita atalantina di Daniele Filisetti ma dalla domenica successiva, pur con un deludente pareggio interno con il Pescara, è cominciata la serie che ci ha portato vicino alle prime tre posizioni dove per ora ci sono Como, Cremonese, Campobasso e Arezzo.

Prove generali prima del gol per Fattori

Abbiamo ormai ingranato, siamo passati a Varese con autorità per 0-2 e alla penultima d’andata ospitiamo il Campobasso di Progna per uno scontro diretto importantissimo, i molisani sono due punti avanti in terza posizione, vincere vorrebbe dire aggancio alla zona promozione.

Il colpo d’occhio dello stadio è bellissimo, fa freddo ma la giornata è luminosa e siamo in venticinquemila a spingere la Dea, la Nord è uno spettacolo di colori, sempre quelli, il nero e l’azzurro.
C’è lo striscione che ogni anno si è allungato un po’ componendo alfine la frase definitiva (Dai nostri cuori un solo grido: Forza Magica Atalanta la Nord è con te Vinci per Noi) e che ormai occupa tutta la lunghezza della curva.
Non mancano i due striscioni delle Brigate, tanti altri storici (stanno per nascere i WKA, intanto c’è l’Armata) e per la prima volta due mega bandieroni “navigano” per tutta la partita sulla testa dei curvaioli, novità assoluta che diventerà consuetudine (il primo bandierone a tutta curva nascerà l’anno dopo ad aprile).

Torciata prima della partita

La partita è in pratica a senso unico, un assedio atalantino anche perché i molisani rimangono in dieci prima della mezzora per l’espulsione di Di Risio che si prende il secondo giallo per una parolina di troppo all’arbitro Longhi.

Ci prova pure Gentile

A questo punto Campobasso ancora più dietro intorno al libero Progna (che due anni dopo arriverà a vestire la nostra maglia) e soprattutto al portiere Ciappi che, nonostante un’altezza non proprio esagerata, para tutto portando sull’orlo di una crisi di nervi una squadra e uno stadio intero.

Anche i pon pon in Nord

Due i miracoli nel primo tempo su Pacione solo davanti a lui e poi su Donadoni che solo ci arriva saltando tre avversari, in entrambi i casi il gol sembra fatto ma niente.

Nel primo tempo ci prova pure Codogno

Nel secondo tempo, se possibile, il tutto si estremizza, l’allenatore molisano toglie le due punte e si chiude a doppia mandata in area, Sonetti toglie Codogno e inserisce Adelio Moro che cerca di mettere ordine negli assalti, ma ancora Ciappi arriva ovunque, su Pacione ancora ed anche su un tentativo di autorete di un difensore su cross effettuato da Agostinelli.

Ciappi para pure il tentativo di autorete

Insomma quando mancano cinque minuti al termine, sembra che davanti alla porta di Ciappi ci sia un vetro (peraltro infrangibile) ma su una punizione laterale di Magrin arriva incredibilmente di testa il piccolo Fattori che svetta, sfruttando anche un blocco di Vella, e manda sotto l’incrocio sul primo palo.

Il gol di Fattori

Questa volta Ciappi non ci arriva e il tascabile attaccante toscano finisce sepolto dai compagni esultanti sotto la Nord che esplode come tutto il resto dello stadio, il gol è arrivato e l’aggancio al terzo posto pure, il Fattorino ha consegnato due punti preziosissimi.

Sauro Fattori sei gol nella Serie B 83/84