Atalanta-Pro Patria 0-0

I giocatori a centrocampo prima della partita, squadre con le maglie tradizionali

Stadio Brumana
3 febbraio 1929
16a Divisione Nazionale 28/29

Pareggio a reti bianche, è il secondo consecutivo e uno dei pochi modi che abbiamo per fare almeno un punto in questo campionato di Divisione Nazionale.
Non segniamo un singolo gol da cinque partite, gli ultimi gol nella partita inaugurale dello stadio, il 23 dicembre 1928.
La cronaca è piena di azioni confuse, noi prendiamo un palo allo scadere per il resto è più impegnato il nostro portiere Perani I, suo fratello Perani II è qualche volta pericoloso ma poca roba, del resto a fine campionato saremo largamente il peggior attacco della Divisione Nazionale.
Certo il tono dell’articolista è sul drammatico andante, pare sia accaduta una disgrazia, la squadra semplicemente non regge la categoria, per segnare un singolo gol dovremo aspettare il 31 marzo.
C’è una bella differenza con la Pro Patria che arriverà quinta (noi terzultimi), l’anno successivo inizieranno finalmente Serie A e Serie B come ora le conosciamo e noi saremo cadetti mentre i bustocchi disputeranno la massima serie.

Non bastando il tono drammatico dell’articolo segue poi un lungo corsivo dove, traducendo in italiano corrente, si dice che gli atalantini non sono uniti, non fanno vita da atleta e si racconta che la sera dopo la partita alcuni giocatori sono stati accolti in un ritrovo abituale, un bar insomma, da freddezza e silenzio “forieri di tempesta” senza che nulla sia stato in realtà fatto o detto.
Insomma praticamente i giocatori in qualche bar del centro sono stati guardati male, tutto qui, ma è sufficiente al drammatico articolista per invocare un cambio di rotta per i “lupi nerazzurri” è il nostro comune soprannome prima della seconda guerra mondiale, un pò come oggi la Dea.