1934/1935: Locatelli futuro campione del mondo
Siamo sempre nei guai (economici), altra commissione, stavolta formata da nove persone, prima riunione a metà luglio che dura tutta la giornata, il comunicato finale dice “che la situazione è stata presa in attento esame” (poi ci si lamenta dei comunicati odierni), forse è il caldo.
Comunque non è difficile capire cosa serva, soldi, i commissari stessi versano qualcosa per il resto ci sono le cessioni, si ritiene incedibile il migliore, Bonomi naturalmente, ma si deve aumentargli lo stipendio e questo lo isola dal resto del gruppo pagato invece molto meno, si compensa con premi partita per vittorie e pareggi esterni.
In città si bada più che altro a discutere e litigare, scoppia la lite pure tra i due quotidiani cittadini, l’Eco e la Voce di Bergamo a causa della decisione della società di cedere l’esclusiva alla Voce (che è poi l’organo ufficiale del partito fascista locale) della pubblicazione dell’elenco dei benefattori cioè dei bergamaschi che versano offerte all’Atalanta.
A quanto pare la cosa è all’epoca di grande importanza perché scoppia una bella lite, l’Eco se la prende non poco.
E’ difficile riassumere tutti i movimenti del mercato, se ne vanno in dodici e ne entrano pure di più, la cessione più importante è quella del bomber Panzeri alla Pistoiese (per una cifra definita “ottima”) se ne vanno anche gli altri attaccanti, Kossovel alla Comense e Jones alla Sampierdarenese.
Escono anche figure minori come Malabotti alla Sanremese, Acerboni alla squadra della Pirelli, Santagostino termina la carriera
L’entusiasmo aumenta un minimo quando viene annunciato l’acquisto di un “attaccante transoceanico” cioè il sudamericano Josè Carlos Garavelli, peccato che dopo qualche allenamento si vede il vero valore, giocherà una sola partita (disastrosa, sua e della squadra).
Il vero acquisto super, a campionato iniziato, è quello di Ugo Locatelli dal Brescia, centrocampista di livello chiaramente superiore, segnerà cinque gol in quindici partite, rimarrà ovviamente solo questa stagione prima di andare all’Inter e diventare campione del mondo con l’Italia nel 1938.
Forse l’acquisto migliore dopo Locatelli è l’ala Gianesello dal Vicenza, andrà in doppia cifra e per questo l’anno dopo andrà al Milan (dove però non si ripeterà).
Arrivano il centrocampista Barcella dal Lecco, rimarrà cinque stagioni facendo anche bene, e l’ex promessa Biassoni, addirittura anni prima conteso dalle milanesi ma ora arriva dal Pavia, farà una sola stagione e andrà militare nella guerra di Etiopia poi finirà la carriera in terza serie.
Torna a Bergamo dal Cosenza Camillo Fenili, (il primo bergamasco a vincere uno scudetto nella Juventus) ormai trentenne, fara cinque presenze prima di partire militare e terminare la carriera.
Dal Perugia il centrocampista Zanni, farà una buona stagione ma andrà poi alla Catanzarese che lo paga di più pur essendo di categoria inferiore, dal Milan il giovane Maestroni promettente ma anche lui come tanti deve andare militare in Etiopia e ha la carriera rovinata, al ritorno giocherà solo in terza serie.
Attorno a questi però alcuni movimenti sono comunque da ricordare non tanto per il presente ma per il luminoso futuro, arrivano due diciannovenni, Cominelli dalla Nossese e Salvi dall’Ardens, chiuderanno la loro carriera solo a fine anni quaranta contribuendo a scrivere la nostra storia.
Comunque arriveremo settimi su quindici, cioè ci salveremo per un pelo visto che la Serie B tornerà a girone unico e quindi retrocedono sette squadre per girone, la metà insomma.