1984/1985, il calciomercato: Stromberg
Stromberg gioca nel Benfica e inizialmente non vuole lasciare il Portogallo dove si trova bene, la società lusitana vuole un miliardo, Bortolotti e Previtali per il momento lasciano e puntano sulla Svezia dove si raggiunge l’accordo per il promettente Larsson che costa “solo” 600 milioni.
Nell’accordo però è previsto che l’attaccante termini il campionato svedese nel Malmoe e proprio in queste ultime partite purtroppo si infortuna al ginocchio, arriverà ingessato e non vedremo praticamente mai il vero Larsson.
Dopo tre giorni chiusi in un hotel a Lisbona si riesce a definire l’acquisto di Glenn che arriva a Bergamo per le visite e la presentazione un mattino di luglio, migliaia di atalantini lo aspettano alla sede che è allo stadio, nella Gradinata, dopo un pò si affaccia dalla finestra a salutarci, l’entusiasmo è al massimo, siamo tornati in Serie A dopo cinque anni e appunto la campagna abbonamenti farà il botto.
Il terzo acquisto è un ritorno, il grintoso difensore Osti che aveva giocato qui cinque anni prima, questa volta arriva dall’Avellino.
L’ultimo arrivo estivo è il prestito dalla Juventus del giovane portiere Drago per fare il secondo a Benevelli, Pappalardo che aveva ricoperto il ruolo nella stagione precedente torna alla Roma per fine prestito senza aver mai giocato un singolo minuto.
Dalla Primavera salgono in prima squadra Carnasciali (che non giocherà mai) e Bortoluzzi (che invece farà otto presenze), dal Pergocrema arriva il giovane Ferrari.
Le uscite sono più numerose, Mutti va a terminare la carriera al Mantova in Serie C2, il giovane Madonna va al Piacenza in Serie C2, tornerà cinque anni dopo, insieme a lui ai biancorossi va anche Snidaro.
All’Ospitaletto va a terminare la carriera Adelio Moro, Sandri alla Jesina, il giovane Maffioletti al Novara, altri due ragazzi, Barcella e Bruniera alla Civitanovese, lo stopper passerà poi alla Virescit e tornerà in nerazzurro.
Escono anche i giovani Fornasier (al Montebelluna) e Alessio Pala (al Leffe).
L’inizio di campionato in casa non è male, imponiamo il pareggio alla favorita Inter con l’unico gol di Osti in maglia atalantina e davanti a 43.000 spettatori, poi anche alla Roma e battiamo la neopromossa Cremonese, solo che fuori casa prendiamo cinque gol a Juventus e cinque a Fiorentina, Benevelli per la categoria non offre la consueta sicurezza, il secondo Drago altrettanto e al mercato di ottobre si decide di intervenire drasticamente cambiando entrambi i massimi difensori.
Benevelli va al Padova in Serie B da dove in cambio arriva Malizia che farà il secondo, come titolare prendiamo Piotti dal Milan, Drago va all’Empoli ed esce anche Domenico Moro andando alla Triestina.
Piotti esordisce con il Napoli di Maradona a fine ottobre e vinciamo subito con una bomba su punizione di Soldà, ci salveremo con relativa facilità.